Corigliano Rossano, Statuto: superate le divergenze si va in Consiglio comunale |VIDEO

Tra ritardi e lungaggini si rincorre disperatamente l’unanimità per giungere alla definizione dello Statuto comunale, avvitato essenzialmente sulla questione dell’istituzione dei municipi elettivi, verso cui la maggioranza manifesta nutrite resistenze proponendo un modello di decentramento di servizi piuttosto che organismi elettivi. La minoranza, invece, perora posizioni diverse e si tenta di trovare un punto di equilibrio tra le parti. Si lavora sulla figura di un  delegato di rappresentanza territoriale che sia eletto dai cittadini in concomitanza alle amministrative. Ciò determinerebbe minori costi per l’ente e assolverebbe alle esigenze politico-amministrative in chiave di decentramento. La discussione confluirà nella prossima riunione della commissione Statuto che da 11 è passata a 13 componenti dopo la decisione dei tre componenti del movimento Corigliano Rossano Domani di transitare nei banchi dell’opposizione. La futura commissione sarà così distribuita: 8  in quota alla maggioranza e 5 alla minoranza. Per il momento, assolverà la carica di presidente della commissione, il Consigliere comunale Isabella Monaco nella qualità di vice presidente, dopo le dimissioni da presidente di Maria Salimbeni che è approdata in giunta nella veste di vicesindaco e assessore.

La bozza di Statuto è in dirittura d’arrivo, l’iter ha subito nel corso del tempo una brusca interruzione a causa non solo della pandemia ma anche per situazioni politiche che oggi, più che mai, devono essere superate. I limiti si sono riscontrati non solo nei rapporti tra maggioranza e minoranza, ma anche all’interno della stessa coalizione di governo all’indomani della crisi che ha riguardato l’amministrazione e la nascita della giunta Stasi-bis che ha prodotto contrazioni anche sui tempi di elaborazione dello Statuto. La bozza dovrebbe approdare in Consiglio comunale per la prossima estate. Al momento si sta lavorando sull’approvazione del bilancio di previsione che è un adempimento perentorio, pena lo scioglimento anticipato degli organismi di governo. Tra i punti degni di nota dello Statuto rimane da affrontare il tema del nome della nuova città, la cui soluzione sarà demandata a un referendum, i principi di democrazia partecipata, e la famosa realizzazione della cittadella nella zona baricentrica di Insiti su cui l’attuale amministrazione rimane sulle posizioni originarie, considerato che la sede legale è e resta Palazzo Bianchi con sede nell’area urbana di Corigliano.  Per la Salimbeni «i tempi sono maturi per poter licenziare lo Statuto e portarlo finalmente in Consiglio comunale».

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