Corigliano Rossano. Statuto, gli ultimi tre titoli portati all’attenzione della Commissione

Corigliano-Rossano – I temi del decentramento amministrativo e dei servizi al cittadino sono stati al centro dell’ampio dibattito andato in scena durante la seduta della Commissione Statuto di sabato 20 febbraio. Presenti il Presidente Maria Salimbeni, il vice Presidente Isabella Monaco, i consiglieri Titti Scorza, Rocco Gammetta, Domenico Rotondo, Mattia Salimbeni, Vincenzo Scarcello, Rosellina Madeo e Gennaro Scorza. Alla seduta hanno partecipato il Sindaco Flavio Stasi, il Presidente del Consiglio Marinella Grillo e il prof. Sandro Amorosino membro del Comitato Scientifico. All’ordine del giorno i titoli IV (Organizzazione e Amministrazione del Personale), V (Contabilità e Patrimonio), VI (Disposizioni Transitorie e Finali) e prosieguo della discussione già avviata sul decentramento.

In apertura di seduta i consiglieri di minoranza hanno dato lettura di un documento in cui dopo aver ricordato di aver mostrato sin dall’inizio la disponibilità ad un lavoro congiunto sui temi dello Statuto hanno richiesto una presa di posizione netta sulla questione del decentramento, convinti che possa essere attuato esclusivamente attraverso l’istituzione dei municipi tradizionali su base elettiva.

Dalla maggioranza è stata ribadita la volontà di un lavoro che sia condiviso e frutto di una sintesi di tutte le posizioni senza pregiudiziali alcune. Dato che non ci sono vincoli di alcun tipo né da parte del TUEL né da parte della Legge Regionale, come ricordato anche dal prof. Amorosino, atrofizzare la discussione sulla eleggibilità o meno dei municipi è insensato dato che non esiste un unico modello di decentramento o di municipalità. L’autonomia statutaria offre la possibilità di pensare ad istituti e modelli di decentramento che garantiscano nel modo migliore la massima qualità dei servizi attraverso il decentramento, anche in un’ottica di digitalizzazione e informatizzazione, coprendo al massimo il territorio che è sì ampio ma non ha un livello di popolazione tale da paragonarsi ad una città metropolitana. Al fine di favorire, se possibile, una proposta condivisa sia i membri di minoranza che quelli di maggioranza si sono riservati di presentare un testo, per la prossima seduta, da prendere come base di partenza della discussione, in cui siano esplicitate con maggiore dettaglio le proposte enunciate.

“Come ho detto sin dall’inizio dei lavori di questa Commissione non vogliamo procedere a colpi di maggioranza – ha dichiarato a fine seduta il Presidente Salimbeni – perché lo Statuto che dovremo lasciare in dono ai cittadini non dovrà essere lo Statuto di una sola parte politica ma di tutti. Continueremo ad ascoltare tutti e a portare avanti un percorso che sia totalmente inclusivo e plurale, purché non ci si fossilizzi e non si pongano pregiudiziali dannose alla dialettica e alla discussione” (Comunicato stampa).

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