Corigliano-Rossano, s’ipotizza un “mercato nero” attorno alla gestione cimiteriale

La vicenda del cimitero rischia di esplodere, molti gli interessi attorno agli speculatori della morte. La gestione e l’utilizzo dei cimiteri di Corigliano-Rossano e l’ipotesi, già deliberata, di un terzo camposanto in area baricentrica fa drizzare le antenne a chi, su questo tema, ha il compito di fare chiarezza in segno di trasparenza. Corigliano Rossano Pulita entra a gamba tesa sull’argomento e parla di “misteri” presupponendo da anni «l’esistenza di un mercato nero di compravendita di loculi con prezzi oscillanti tra i 15.000 euro e i 120.000 euro. Se tutto ciò dovesse essere vero- tuona il movimento che sostiene la maggioranza Stasi – sarebbe bene che anche i concittadini iniziassero a denunciare tali atrocità».

Ceduti loculi senza che ve ne fosse la necessità

Poi si mette mano sul capitolo dei regolamenti: «Qualcuno dovrebbe spiegare come mai all’interno del cimitero esistono da anni e sotto gli occhi di tutti, loculi vuoti ma non disponibili. Come è stato possibile cedere tali loculi senza un’effettiva ed immediata necessità?». Sulla gestione del cimitero sussistono, a parere del movimento, «criticità che le vecchie amministrazioni hanno pensato di poter risolvere con provvedimenti tampone, improvvisando. Come quando acquistarono loculi prefabbricati dove posare temporaneamente i cari defunti, talmente inidonei da richiederne la demolizione per motivi di sicurezza. Forse le attuali domande su che fine abbiano fatto i loculi prefabbricati dovrebbero essere rivolte a quelle amministrazioni che ne disposero l’acquisto. Decenni di gestione discutibile hanno prodotto scempi che vanno dalla edificazione selvaggia e senza criterio di veri e propri mausolei, passando dai monopoli sulle tumulazioni, sino ai tentativi di privatizzazione del cimitero. Di sicuro chi oggi tuona risoluzioni immediate avrebbe potuto contribuire in tutti i passati anni di consiliatura pre-fusione e non con maldestri interventi tampone o con le modifiche dei regolamenti che hanno creato solo più confusione».

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