Corigliano Rossano. RSU rivendica diritti dei dipendenti part-time

stelleCorigliano Rossano – La Rsu, sin dal suo insediamento, avvenuto nel maggio del 2018, ha incentrato la propria attività sindacale sul rispetto delle corrette relazioni sindacali. Ciò è avvenuto nel corso della gestione commissariale – e sta avvenendo anche dal giugno del 2019 con l’attuale Amministrazione Comunale – e ha posto come fondamento il ruolo di organismo autonomo voluto dai dipendenti del Comune, senza condizionamenti da parte di nessuno e libera nelle idee e proposte, avendo come riferimento il rispetto delle normative di settore.

Tale principi giuridici e morali, purtroppo, non sono stati recepiti in modo ottimale da parte dei Sigg.ri Amministratori e Dirigenti dell’Ente (parte pubblica) che hanno interpretato come “Debolezza Sindacale”.
Infatti, a quasi un anno dall’insediamento dell’attuale Amministrazione, insiste un diffuso stato di malessere in tutto il personale dipendente per tutto quello che fino ad oggi si è visto.
Atti di applicazione del contratto nazionale, pur discussi, analizzati è sottoscritti con la parte pubblica, puntualmente vengono disattesi, è posto in “ Regime di Congelamento”. Ma, quello che maggiormente mortifica i dipendenti, è l’assoluta mancanza del rispetto delle regole, nei confronti degli stessi, in special modo da parte dei Dirigenti dell’Ente.
Ad oggi, numerose e rilevanti sono le problematiche irrisolte, oggetto di contrattazione decentrata e di confronto, che pur in presenza di buoni propositi poi nel concreto non trovano pratica attuazione ed inverso, sono adottati dalla parte pubblica, provvedimenti che non hanno registrato il dovuto coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori, per così come previsto dal Contratto Nazionale di lavoro e dalla normativa in materia di pubblico impiego.
La Rsu non rivendica alcun privilegio, ma, chiede a gran forza il rispetto delle regole, con la corretta applicazione dei CCNL Nazionale.
Più nello specifico si segnala:
1) Le condizioni igienico-sanitarie di diversi uffici Comunali, ridotte in condizioni che non rispettano il minimo di quello previsto per legge. Eppure si continua ad utilizzare luoghi che dovrebbero essere interdetti in attesa degli interventi opportuni.
a) L’inesistenza del piano sulla valutazione dei rischi sui luoghi di lavoro e del piano sulla sicurezza.
b) Ad oggi non risulta nominato, per come da normativa, il medico aziendale di medicina del Lavoro.

Accanto a ciò, vi è da segnalare la non corretta gestione, per come previsto dai vari Dpcm governativi sull’emergenza Covid-19, verso i propri dipendenti (oltre 500 unità) (sanificazione uffici, fornitura mascherine, predisposizione Front-office attrezzati ecc.);

2) Assoluta mancanza di informativa alla Rsu sulla attuale e futura allocazione degli uffici, servizi e dei dipendenti, tenuto conto che corrette relazioni sindacali dovrebbero indurre la Parte Pubblica ad avviare il dovuto confronto con la Rsu, facendo conoscere per tempo, trasferimenti o spostamenti di uffici e personale, al fine di evitare incresciosi disservizi ed improduttività degli stessi e verso la popolazione amministrata;
3) Mancata erogazione di molteplice indennità economiche ai vari profili professionali, derivante dalla contrattazione decentrata anni 2016, 2017, 2018 e 2019, nonché sanare tutti quegli ordini di servizio che avevano previsto lavoro straordinario regolarmente svolto a vario titolo in occasione delle varie emergenze;
4) Mancato rispetto della normativa su autorizzazione e conseguente liquidazione di prestazione di lavoro straordinario, allo stato autorizzato ed erogato verso esclusivi settori dell’Ente, secondo logiche “inusuale” di qualche Sig. Dirigente dell’Ente;
5) Formulazione di reale Organigramma con adeguata impostazione di dotazione organica dell’Ente, da varare, dopo un adeguato confronto sindacale e, non dopo, la pubblicazione sull’Albo pretorio, affinchè, si possa dare, fattivo contributo nell’individuare le “vere ed effettive” carenze della macchina organizzativa dell’Ente;
6) Che nonostante siano trascorsi ormai oltre due anni dalla nascita del nuovo Comune, ad oggi, non è avvenuta la costituzione del Comitato Unico di Garanzia, per come prevede la legge. Organismo questo molto importante per ciò che concerne le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni;
7) Mancata riqualificazione del personale, alla luce delle innovate procedure, ad oggi, non si conosce “volontà e tempi”;
8) Dipendenti che lavorano part-time a 18 ore settimanali, per i quali vi è la necessità di passare full-time, tenuto conto che il loro parziale utilizzo penalizza fortemente la normale erogazione dei servizi.
Così come la problematica riguardante la progressione delle tante unità di categoria A, che di fatto da anni svolgono mansioni superiori.
Ben vengano i concorsi per l’assunzione di nuovo personale, ma non bisogna tralasciare le problematiche che interessano la macchina organizzativa dell’Ente, che pone con ricorrenza il personale a giudizi non positivi, quando scaturisce evidenti disservizi pubblici.
Pertanto, la Rsu aziendale del Comune di Corigliano Rossano, ribadisce all’amministrazione Comunale ed alla Dirigenza, che non saranno tollerati interventi a macchia di “leopardo” ad oggi adottati e, non saranno tollerati, atti di “palese illegittimità e discriminazione” inerente la gestione del personale.
Insomma, nulla di nuovo; si continua a prevaricare, ponendosi come unici conoscitori di giustizia sociale (Comunicato stampa).

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