Corigliano-Rossano, reddito di cittadinanza: non si trovano maestranze |VIDEO

Non si trovano badanti né manodopera stagionale. E la causa sta, secondo pezzi dell’imprenditoria importante, nel reddito di cittadinanza. Nella Sibaritide la problematica inizia ad avvertirsi e non solo nel settore della produzione ma anche dei servizi alla persona. L’economia è debole e spesso i datori di lavoro non riescono a pagare a tariffa. Il reddito di cittadinanza è dunque uno strumento disincentivante e costituisce elemento ostativo in una terra di per sé povera che muove poca economia. Sul punto è intervenuto il segretario generale nazionale del sindacato Confial Benedetto Di Iacovo che comunque ribadisce la necessità di come il Paese avesse bisogno di un intervento a favore delle povertà ma sbagliato è stato, ha affermato il sindacalista,  «legare il reddito di cittadinanza alle politiche del lavoro», due settori differenti che generano i disagi che oggi si riscontrano.

Difficoltà a reperire colf e badanti

Soffre anche il sociale, non si trovano colf e badanti che fino a qualche mese fa rappresentavano un supporto per i tanti anziani che vivono da soli. Nel frattempo proseguono le inchieste giudiziarie protese a stanare i furbetti, così come si tenta di dare attuazione all’utilizzo dei tanti percettori (970 nella sola città di Corigliano-Rossano) in lavori di pubblica utilità. A tal riguardo, sono stati individuati alcuni ambiti di intervento per l’impiego. In particolare: “Ambiente e riqualificazione di aree” (300 unità), “Cultura e tutela del patrimonio” (80 unità), “Attività sociali” (80 unità) e “Tutela dei beni comuni” – Le attività prenderanno il via dal mese di maggio 2021 fino al 31 dicembre 2021.

 

 

Una risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: