Corigliano Rossano – Quinto raduno nazionale dei capostipiti di razza del Pastore della Sila |VIDEO

La città di Corigliano Rossano ha ospitato nei giorni scorsi il quinto raduno nazionale dei capostipiti di razza del cane da pastore della Sila voluto dall’ ATPS (Associazione per la Tutela del Cane da Pastore della Sila). Costituito un organo di valutazione, composto dai giudici Manola Poggiesi, Pietro Marino e Pierluigi Buratti dell’Ente Nazionale Cinofilia Italiana, che ha analizzato la specie. Si tratta di un esemplare di cane che era a rischio di estinzione fino a qualche anno fa, ma che ora ha ritrovato una sua nutrita presenza grazie a tutto il mondo della pastorizia. Il pastore della Sila o calabrese viene utilizzato dagli allevatori per la tutela delle mandrie al fine di evitare aggressioni da parte del lupo o di altri animali selvatici.   Tra i presenti: volontari, soci dell’associazione, veterinari, appassionati provenienti da tutta Italia.

SOTTOPOSTI AL VAGLIO DEI GIUDICI 38 NUOVI SOGGETTI DI PASTORE

Sono stati registrati 38 nuovi soggetti di Pastore della Sila al Registro Supplementare Aperto dell’ENCI. Tra gli obiettivi dell’Atps la tutela della storia millenaria della razza e del miglioramento genetico.  L’Atps lavora nella direzione di sviluppare attività di ricerca, di analisi e di verifica della popolazione canina. E tra le finalità vi è proprio quella di creare un libro genealogico della razza e del riconoscimento ufficiale da parte dell’Ente nazionale Cinofilia italiana e della Federazione Cinologica internazionale.

È una razza che vive nelle regioni montane dell’Appennino Calabro, particolarmente in  Sila, dove è maggiormente diffusa. Protegge il bestiame, in particolare quello caprino, dal lupo. Presenta una forte ossatura, agile e un potente sistema muscolare. Sono devoti ai pastori. È un cane vivace e assume i comandi con facilità. Socializza con gli estranei ed assume, spesso, un atteggiamento giocoso. E ora è anche richiesto in altre parti d’Italia.
 

 

 

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