Corigliano Rossano, promosso a metà il cartellone turistico estivo | VIDEO

Promosso a metà il cartellone della stagione estiva programmato dall’Amministrazione comunale di Corigliano Rossano, ricco di appuntamenti, eventi, e artisti di chiara fama. A molti piace, in parte anche all’attuale rappresentante di FDI Guglielmo Caputo, già assessore al Turismo dell’estinto Comune di Rossano, che individua delle falle organizzative e di ordine culturale. «Ci sono alcuni punti di debolezza in cui si rinvengono evidenti disattenzioni nei confronti dei centri storici delle due aree urbane completamente abbondati dalla programmazione estiva, eccezion fatta per qualche lettura di poesia e letture di libri. La maggior parte delle iniziative sono state pianificate sul lungomare e a Schiavonea». Tra le contestazioni mosse dall’ex amministratore, la tendenza da parte dell’Amministrazione di duplicare gli eventi tra Corigliano e Rossano al fine di tenere in equilibrio le due realtà urbane e di non alterare le suscettibilità soprattutto di chi ancora convive con la logica del campanile: «Questo è un dato in cui si nota come l’attuale Sindaco e Giunta non governano la fusione ma si muovono nella logica di due città differenti». Secondo Caputo è errato l’approccio: «Bisognerebbe dare vita a un cartellone estivo con eventi unici così da riempire le piazze di cittadini coriglianesi e rossanesi insieme. Ho invece l’impressione che si stia continuando come in passato, ossia, due città distinte. Con tanto di aggravio dei costi». Da qui la botta rivolta principalmente al primo cittadino: «Il sindaco deve essere autorevole nelle scelte e nelle decisioni. Quando vuole è bravo dai palchi a spiegare le cose, ma ora dovrebbe spiegare ai cittadini che siamo una città unica. Ho l’impressione che di fusione se ne parli soltanto, ma all’atto pratico si rimane a bocce ferme».

Altro tema affrontato è quello dei rapporti tra l’Amministrazione e il mondo dell’associazionismo, una cui parte manifesta perplessità circa il criterio assunto nella gestione dei fondi: «Su questo versante è necessario valutare nei dettagli ogni singolo progetto presentato e decidere. Credo che l’amministrazione sia poco inclusiva e sbagli nello scarso coinvolgimento dell’associazionismo».   Ancora oggi, anche per ragioni di una urbanizzazione differente, Schiavonea fa registrare flussi imponenti di turismo rispetto a Lido Sant’Angelo di Rossano. Per l’ex amministratore è un trend che si trascina da tempo: «A Lido Sant’Angelo è da un po’ di anni che non ci sono nuovi locali, né noto nuovi insediamenti o progetti. Schiavonea, su questo versante, è più aggregante, è meno litigiosa, si riesce a collaborare tra operatori turistici. Mentre su Rossano si avvertono maggiori conflitti e ciò non aiuta».

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