Corigliano Rossano. Ordinanza Tar, Stasi: Resta sospesa attività didattica in presenza

Il sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi

CORIGLIANO ROSSANO – In giornata ho appreso che il Tar Calabria ha notificato al nostro Comune ieri, 9 dicembre, alle ore 10.30 un ricorso promosso da una scuola privata contro la sospensione dell’attività didattica in presenza, emettendo nella stessa giornata di ieri, 9 dicembre, inaudita altera parte, un provvedimento di sospensione della ordinanza sindacale del 7 dicembre.

Intanto il TAR Calabria, che ha dimostrato una efficienza a dir poco portentosa, dopo il “caso Paola” mi sembra l’unico in Italia ad assumere decisioni in tal senso, probabilmente supportato da una conoscenza delle condizioni sociosanitarie della Regione che sfugge anche alla comprensione degli amministratori.

Preciso che, salvo ulteriori note di chiarimento postume dello stesso TAR (come accaduto nel caso di Paola), la ripresa delle attività didattiche in presenza riguarderebbe esclusivamente la scuola che ha promosso il ricorso, e che si tratta di una scuola dell’infanzia.

Non sfugge come, nel massimo rispetto per ogni ente istituzionale coinvolto, la responsabilità di valutare provvedimenti contingibili ed urgenti per proteggere la popolazione da eventuali rischi sanitari non possa essere né dei giudici amministrativi né degli istituti scolastici privati, ma è del sindaco, nella qualità di autorità sanitaria del territorio.

La decisione presa, per quanto delicata e difficile, è stata già assunta lo scorso 7 dicembre ed è basata su dati precisi, valutazioni ponderate ed autorevoli indicazioni terze del settore sanitario, quindi se necessario sarà ribadita rafforzandone ulteriormente le motivazioni.

Come rappresentante delle istituzioni sono rammaricato del fatto che, per il tema in questione ed in un momento delicato per l’intero Paese come quello che stiamo vivendo, ci si trovi di fronte a corto circuiti istituzionali come questi che generano incertezza nella comunità, anche perché, i sindaci che hanno assunto questa decisione soltanto in Calabria sono decine, avendo pertanto ragioni solide e comuni (Comunicato stampa).

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