Corigliano-Rossano. Olivo: Condizione irreversibile, forse è il momento di un passo indietro per il bene di tutti

Noi amiamo la nostra città e proprio perché l’amiamo non possiamo nascondere la polvere sotto il tappeto. Anche perché se n’è accumulata così tanta che oggi sotto il tappeto si è formata una montagna di polvere. Ora è arrivato il momento di intervenire, di risolvere i problemi di ordinaria amministrazione, i problemi “normali” se non si vuole che Corigliano-Rossano finisca in una condizione irreversibile.

Il riferimento è ai tantissimi, piccoli disagi che continuano a ripetersi ormai da mesi nei due centri storici che per risolverli basterebbe solo organizzare le squadre di manutenzione del comune. L’altro giorno sono stata a fare l’ennesimo sopralluogo in alcune aree del centro storico di Corigliano e ho provato vergogna per il totale degrado in cui versano i vicoli. Era appena dietro due turisti che erano praticamente terrorizzati: erba alta e pavimentazione quasi inesistente. Sembrava un film dell’orrore. Mi sono vergognata!

Per non parlare di quanto sta avvenendo con la carenza idrica è davvero qualcosa di grottesco. Mai accaduto prima. Tralasciando le miriadi di promesse (TUTTE DISATTESE) fatte dal sindaco dai palchi elettorali ci saremmo aspettati di vivere quantomeno gli stessi disagi di sempre. Forse risolverli sarebbe stata troppa cosa, ma averli aggravati è stata davvero cosa da campioni di inefficienza. La gente è esasperata e la risposta sono i sorrisini strafottenti degli amministratori.

Ho seri dubbi che questa Amministrazione comunale provi lo stesso amore verso la città che provano invece i cittadini. Una delle cartine di tornasole è lo scempio del San Marco. Dopo l’intervento in somma urgenza tutto resta implacabilmente fermo. La situazione è insostenibile. Abbiamo uno dei principali attrattori identitari della nostra città lasciato in preda all’indecisionismo con un cantiere in stallo e disagi per residenti e turisti. Ci chiediamo, di chi sono le competenze?

Per non parlare della mancanza di programmazione e strategie addirittura per riparare un tubo rotto. Nelle scale che collegano via S. Bernardino a Corso Garibaldi c’è da mesi una perdita d’acqua (segnalata più e più volte) che ormai ha fatto diventare la scala melmosa e molta gente – inconsapevole – è caduta. Per non parlare dei cani randagi che impazzano nella città. Ce ne sono tantissimi e con loro “viaggiano” anche zecche e pulci. Ancora, inviterei il sindaco a farsi un giro nelle zone dell’ex carcere piuttosto che all’ex tribunale o in piazza Steri (nel cuore della città) per vedere come saltano i topi… o all’Anfiteatro De Rosis, diventato deposito per sfalci di potatura e legna.

Non basta questo? Forse nessuno degli amministratori lo sa, perché per fortuna non ne hanno bisogno, ma in queste settimane dal centro storico di Rossano è andata via anche la guardia medica. Si dirà: “non è colpa del sindaco!” È vero, però quantomeno poteva capire qual era il problema, battersi per risolverlo come hanno fatto altri suoi colleghi di realtà limitrofe. Anche perché un tempo ogni problema della città lo doveva risolvere il Sindaco. Ora, invece, che i ruoli sono cambiati, è sempre colpa di altri.

Stiamo arrivando ad una situazione irreversibile. Sindaco, te lo dico con amorevole affetto: se davvero vuoi bene a questa città forse è ora che tu ti dimetta. Altrimenti le condizioni di vita diventeranno così complicate che sarà difficile risollevarsi.

Adele Olivo, Consigliere comunale Il Coraggio di Cambiare l’Italia

comunicato stampa

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