Corigliano-Rossano. Oggi in Consiglio la mozione per la cittadinanza onoraria a Liliana Segre

CORIGLIANO-ROSSANO – Nel consiglio comunale di oggi – 27 gennaio 2022 – sarà presentata una mozione ampiamente condivisa per il conferimento della cittadinanza onoraria, la prima della città unica, alla senatrice a vita Liliana Segre.

Un momento emozionante e significativo che coincide con la Giornata della Memoria. Non un aspetto di mera forma, ma la profonda consonanza del sentire di una comunità con l’universo di valori di cui è portatrice Liliana Segre esempio di vita ispirata ai fondamentali valori della solidarietà ed esempio di impegno generoso, costante e straordinario per la Memoria, la Verità e contro l’Odio.

Liliana Segre

Liliana Segre, nata a Milano il 10 settembre 1930 da Alberto Segre e Lucia Foligno (di origini marchigiana ma deceduta quando Liliana non aveva ancora compiuto un anno), rimase vittima delle leggi razziali all’età di otto anni, quando nel settembre del 1938 fu costretta ad abbandonare la scuola elementare.

Durante i dolorosi anni della Guerra, dei bombardamenti e della caccia all’ebreo visse un lungo periodo nascosta.

Fu arrestata da parte dei gendarmi del Canton Ticino e l’8 dicembre 1943 venne trasferita insieme al padre nel carcere di Varese, poi in quello di Como e infine a San Vittore, a Milano, in quel Quinto raggio che il fascismo aveva destinato agli ebrei. Il 6 febbraio, Liliana tredicenne arrivò al Campo di concentramento di Birkenau-Auschwitz dove fu internata nella sezione femminile e destinata alla fabbrica di munizioni tra fango, sopraffazione e morte.

Venne liberata il 1°maggio 1945 dal campo di Malchow, un sottocampo di Ravensbrück. Quando tornò a Milano, della sua famiglia si erano salvati solo i nonni materni e uno zio. Delle 605 persone del suo trasporto, solo venti fecero ritorno. Dei 776 bambini italiani di età inferiore ai 14 anni che furono deportati ad Auschwitz, Liliana Segre fu tra i 25 sopravvissuti.

Viene nominata nel 2004 commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per iniziativa del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ed il 19 gennaio 2018, dal Presidente Sergio Mattarella, senatrice a vita della Repubblica italiana «per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale».

Un’iniziativa di grande spessore civile, etico e politico, supportata da un comitato cittadino che ha raccolto centinaia di sottoscrizioni affinché venisse lanciato un segnale di “trasferimento di valori” e di speranza per una società che deve rinascere dalle ceneri della pandemia e ripartire il prima possibile (Comunicato stampa)

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