Corigliano Rossano, nasce “Alma”, associazione di volontariato. Inaugurazione domani 4 febbraio

CORIGLIANO ROSSANO. E’ nata “Alma”, neonata associazione di volontariato che si presenterà alla comunità di Corigliano Rossano – e non solo – domani 4 febbraio, alle ore 18.15, presso la sede Prociv. Gaetano Gallo (contrada Amica).

Dal latino “Almus”, il nome Alma è stato associato a diverse divinità romane come Venere, Cerere o Maia. In origine il significato era “colei che nutre e dà la vita”, poi ha acquisito il senso di “colei che fa del bene”, diventando quindi la sintesi perfetta dello scopo motrice dell’iniziativa.

La Presidente Gina Gallo, volontaria laureata in Relazioni Internazionali e Studi Europei, ci ha raccontato la gestazione di Alma: «Cercavo intrattenimento per la festa di compleanno di mio figlio e mi sono imbattuta in un profilo che offriva il corso di clown in corsia; l’idea di poter rendere felice il mio bambino e allo stesso tempo anche gli altri ha mosso in me qualcosa di forte che ho cercato di concretizzare. Noi genitori tentiamo sempre di dare il meglio ai nostri figli e non potendogli evitare le situazioni più buie come un ricovero in ospedale, vorremmo almeno colorargliele dando loro qualcosa di quanto più simile alla felicità».

Domani infatti, l’associazione presenterà proprio il Corso di Clown di corsia, con l’intenzione di formare e sensibilizzare, partendo già da un gruppo costituito di partecipanti.

«Prima di far ridere gli altri bisogna fare un grande lavoro su se stessi – aggiunge Gina – per questo un clown non è solo una componente divertente, è un punto di inizio per avvicinare i giovani alla sofferenza e alla metabolizzazione della stessa. Sarà inevitabile coinvolgere le scuole, incrociare il percorso con la tematica del bullismo, le cui ripercussioni sono tangibili anche in età adulta».

Gina sottolinea l’urgenza di fare rete tra le varie associazioni, in modo da coprire tutte le eterogenee realtà esistenti sul nostro territorio: «Spero rimanga sempre ferma davanti ai nostri occhi la ragion d’essere di tali organizzazioni: aiutare.

«Un gruppo di formiche può spostare un elefante – spiega – ed è per questo che, pur abitando in una città grande come Madrid, ricca di proposte sociali, ho deciso di ritornare a casa; ciò che ho appreso andava restituito alla mia terra e alla mia gente. Non sarà facile costruire, facile era restare via, ma tutto troverà gratificazione nel rendere un servizio umano alla mia comunità, partendo proprio dai più piccoli».

«C’è stato un grande lavoro per mettere al mondo quest’associazione, è inutile negarlo ed è ancora più grande quello che dovremo fare da ora in poi. Alla base di tutto, purtroppo, ci sono le risorse economiche; l’avvio è stato permesso da persone a me vicine che hanno nutrito fiducia in me e sposato l’idea di naturale aiuto reciproco. Spero che i contatti si allarghino – conclude – e che il bene unisca ancora e generi altro bene. Non ce n’è mai abbastanza. Il tempo per farne lo abbiamo, considerando quanto ne sprechiamo a rendere difficile ad altri – come ce ne fosse il bisogno ulteriore – la permanenza su questa terra».

Virginia Diaco

 

 

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