Corigliano Rossano, molotov sull’auto del poliziotto: La criminalità ha alzato il tiro |VIDEO

Lo ha dichiarato il sindacato di Polizia Les dopo l’atto intimidatorio al sovrintendente in servizio nel commissariato cittadino. Rinnovata la richiesta di potenziamento di uomini e mezzi delle forze dell’ordine.

Situazione incontrollabile nella Sibaritide. L’ultimo atto intimidatorio nei confronti di un poliziotto conferma l’arroganza dell’anti-stato. Chiesto il potenziamento di uomini e mezzi. Il fatto è avvenuto nella notte del 15 gennaio scorso, in contrada Donnanna, nella stessa zona dove risiede il commissariato di pubblica sicurezza. L’auto del sovrintendente di polizia, una Lancia Musa, è andata in fiamme parzialmente. Sul posto è stata rinvenuta una bottiglietta con liquido infiammabile. Appare chiara la matrice dolosa.

Nuovo appello alla deputazione parlamentare del territorio sulla necessità di elevare a Distretto di polizia l’attuale commissariato di pubblica sicurezza di Rossano. Impegni assunti nel tempo, dichiarazioni roboanti, ma di concreto ancora nulla.

Per Quintino De Luca, segretario nazionale del sindacato di Polizia Les, la «criminalità ha alzato il tiro» con riferimento all’atto intimidatorio perpetrato ai danni di un componente delle forze dell’ordine destinatario di una molotov. Nonostante la presenza di tanti parlamentari nel territorio – continua il sindacalista – non si riesce a dare seguito al decreto attuativo per l’elevazione a Distretto».

Cinquanta uomini destinati in un’area vasta ed orograficamente complessa non possono accollarsi l’enorme carico di lavoro, aggravato ora dalle attività di controllo anti-Covid. «Il sindacato coglie l’occasione di esprimere la solidarietà al Soprintendente destinatario del vile gesto»

 

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