Corigliano Rossano. Mensa, comune ostruisce convocazione commissione

olivo adele olivo

CORIGLIANO-ROSSANO Servizio mensa, se da una parte genitori, docenti e società incaricata collaborano proficuamente e segnano un importante risultato, trovando ampia intesa su un nuovo menù più stagionale, più territoriale, più biologico nel rispetto dello stesso capitolato; dall’altra, lo stallo e l’ostruzionismo dell’Amministrazione Comunale, in particolare l’inerzia dell’assessore al ramo e la confusione determinata nei suoi stessi uffici, rendono vano ogni sforzo, bloccando di fatto l’innalzamento dei livelli di qualità a beneficio di tutta la comunità scolastica.

 

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È quanto denuncia il consigliere comunale ed assessore provinciale Adele Olivo unendosi all’appello pubblico già rivolto nei giorni scorsi dal Comitato Mensa, che riunisce tutti i rappresentanti dei genitori e dei docenti indicati dalle direzioni didattiche al Comune, a convocare senza ulteriori ed incomprensibili ritardi la prevista Commissione Mensa, organismo assembleare democratico – ricorda – aperto alla partecipazione, alla verifica ed al contributo di tutti i soggetti coinvolti (famiglie, docenti, ditta, Amministrazione Comunale, Asp e commissione consiliare servizi alla persona).

Mentre il Sindaco, assente su tutte le grandi questioni e prospettive della Città, non perde però occasioni per auto-elogiarsi sui suoi social per il super impegno da super eroe anche sul miglioramento della mensa (che però è partita con gravissimo ritardo come ogni altro servizio; con un menù in evidente violazione dello stesso capitolato e che ha visto la convocazione della prima e indispensabile Commissione Mensa con mesi e mesi di ritardo, senza alcun dialogo con le famiglie!), non si riesce a capire ad oggi per quale misteriosissima ragione – continua – l’Amministrazione Comunale non ha ancora provveduto a convocare una seconda ed urgente riunione di quella Commissione per far conoscere a tutti il nuovo menù, prima di passarlo come previsto all’Asp per la vidimazione ufficiale.

È dal 25 gennaio scorso – ricorda la Olivo che è anche membro della commissione consiliare servizi alla persona – che la società incaricata, la Scamar, ha trasmesso agli uffici comunali competenti la prima pec con la prima bozza del nuovo menù, nato dalla stretta collaborazione con i rappresentanti del comitato mensa. Lo scorso 3 febbraio la stessa ditta ha trasmesso un’altra pec, con una integrazione, rinnovando e sollecitando la normalissima convocazione della Commissione Mensa per prendere atto e confrontarsi sulle modifiche apportate al menù vigente, prima della verifica finale da parte della competente Asp. – È passato quindi quasi un mese – scandisce l’assessore provinciale – e tuttavia nessun segnale di nessun tipo giunge da un’Amministrazione Comunale che evidentemente non ha la sensibilità necessaria per apprezzare lo spirito di dialogo costruttivo messo in campo dalle famiglie, dai docenti e dalla stessa ditta per elevare insieme la qualità di un menù partito senza alcuna trasparenza sulla provenienza dei prodotti e che comunque non corrispondeva a tutti i criteri previsti dal capitolato d’appalto; un’amministrazione comunale che – sottolinea – continua a dimostrarsi del tutto insensibile, così come del resto ha fatto sin dall’avvio del servizio mensa rispetto alle tante criticità emerse e denunciate ed alle esigenze e proposte migliorative avanzate.

Una giunta – prosegue la consigliera comunale – che, fedelissima a quella che ormai è nota come la Dottrina Stasi, continua a dimostrare plateale e saccente insofferenza verso ogni forma di dibattito, di contradditorio e di confronto aperto e verso la stessa natura ed i meccanismi di funzionamento della democrazia partecipata, atteso che, come in questo caso evidentissimo, si sta continuando a dilazionare e ad ostruire sotto banco la semplicissima convocazione dell’unico e più importante strumento di partecipazione democratica sul servizio mensa; organismo e strumento sulla cui importanza lo stesso assessore al ramo, almeno a parole, si è più volte espresso. – Ciò che è ancora più grave – aggiunge – è che il mese di febbraio è quasi finito e che per responsabilità diretta dell’Amministrazione Comunale il nuovo menù invernale rischierà di non essere neppure servito ai bambini ed alle bambine, dovendosi già predisporre quello primaverile. Per queste ragioni – conclude la Olivo – faccio appello alla sensibilità della ditta e del Comitato Mensa invitandoli sin da ora a confrontarsi ed a condividere anche il prossimo menù per cercare quanto meno di superare purtroppo i ritardi inaccettabili ed intollerabili dell’istituzione pubblica.

COMUNICATO STAMPA

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