Un testo solo tecnico che fa di ogni erba un fascio, senza una individuazione netta di criteri adeguati per definire, al meglio, gli iter di affrancazione. E questo senza un minimo di differenziazione storica e tecnica tra chi, su terreni pubblici, ha lucrato e chi ci ha “solo” (meritoriamente) lavorato. Il testo risulta essere una mera, arida, tabella da applicare, senza il minimo approfondimento sul “valore identitario, emancipatore e progressista della terra, specie sul versante dell’area coriglianese della Città”.
Tra l’altro, secondo alcuni tecnici, sembra mancare il censimento residuo di zone a cedute a livello.
Il nostro capogruppo Promenzio, a cui va il ringraziamento di Civico e Popolare per quanto con passione e competenza fatto in questo anno, aveva chiesto poche ore di rinvio per poter emendare e arricchire la bozza, ma, come al solito, questa maggioranza politicamente inconcludente e arrogante ha rifiutato ogni ipotesi di miglioria per i nostri Concittadini, determinando, giustamente, il voto contrario al provvedimento. Nei prossimi giorni, Civico e Popolare valuterà la possibilità di sollecitare gli organi preposti per il riscontro di eventuali profili di inadeguatezza della delibera in oggetto (Comunicato stampa).