Corigliano Rossano. Lega Salvini: Stasi e maggioranza in coma irreversibile

Paolo Lamenza

Indubbiamente il sindaco Stasi ha costruito la sua elezione gridando dall’opposizione, salendo sui tetti, sulle ciminiere, fermando treni, facendo scioperi della fame e via così dicendo. La gente gli ha creduto, la lingua sciolta, il sorrisetto sarcastico e beffardo, insomma un personaggio dosato, sempre pronto a cavalcare la protesta addossando agli altri le responsabilità.Salito a palazzo, dopo la prima ubriacatura, attorniato dai suoi alleati, altrettanto protestatari, almeno i rossanesi, ha pensato come fare adesso per risolvere qualcuno dei problemi oggetto delle sue proteste di ieri?

La prima operazione a cui Tutti hanno assistito (ancora in essere) è stata quella di piombare ad amici, conoscenti, elettori, mancati consiglieri comunali delle sue stesse liste, il Suo telefono, con ordine tassativo a Suoi “compari e comare” di non fare da ambasciatori ed evitare appuntamenti con il pubblico.

In secondo luogo, da democratico, ma modo suo, scrive e fa scrivere con i soldi pubblici che gli oppositori dicono stupidaggini, che quanti lo attaccano non esprimono una opinione diversa e non vanno rispettati e simili banalità da uomo solo al comando fino a ieri biasimate.

Vediamo due problemi seri per i quali la macchina delle chiacchiere ieri attaccava tutto e tutti: rifiuti solidi urbani e Enel.

Sul primo tema tutti ricorderanno gli strepiti, oggi sentiamo il sindaco attaccare l’ATO, la regione, il mondo, invocando interventi che in un anno di sindacato non ha affrontato minimamente, salvo comunicati atomici su riunioni, incontri, parole, selfie e “chiacchiere e distintivo”.

La citta unica scoppia, puzza, sembra una di quelle cattedrali nel deserto messicano, con cani randagi (di questo diremo prossimamente dei fallimenti) erba a livelli di giungla, buche sul manto stradale simili a voragini. Tutto mentre le belle statuine giocavano al collettivo universitario, occupando la protezione civile e l’ospedale per direzione lavori del folle polo Covid19 ostinatamente voluto con l’altro compagno Zuccatelli, salvo abbandonare la storica cardiologia, la neuro (sarebbe servita tanto), la tanto nostra curata pediatria e il pronto soccorso.

Chiacchiere al vento, come le buste di rifiuti smembrate dai randagi.

Per l’Enel il sindaco ed i suoi alleati hanno sempre preso posto ai tavoli per chiedere progetti, qualcuno dell’alleanza rivendicava con voce energica che l’Enel doveva smantellare l’impianto comprese le ciminiere e non solo vendere i gioielli di famiglia. Insomma la voce grossa c’è stata, poi è intervenuto il mutismo, il silenzio, la quiete. Operai sulle ciminiere, tavolo con Enel inesistente e problematica irrisolta come il resto dei problemi che il capo popolo non riesce a gestire perché privo di idee, di progettualità, di inventiva da portare ad un tavolo che nemmeno viene convocato, insomma il nulla!

Vergogna pura, offesa e umiliazione allanuova Città unica che tutti ci invidiano e in tanti temono.

Ah siamo a due mesi dalla ricezione dei settecentomila euro governativi per aiutare la gente in difficoltà. Il terzo bando si è arenato ma lui, il signor “Conte Stasi” pensa che i cittadini mangino una volta al mese. Sindaco cambi il nome della sua benedizione serale: Cittadini cosa vi posso dire? ….. Nulla.

 

Corigliano Rossano 12 05 2020                                                                    Paolo Maria Lamenza

Coordinatore Provinciale Lega

Area Jonica CS.

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