Corigliano Rossano. Lega Salvini non approva l’operato del commissario

Corigliano Rossano – Nel mentre la Politica è distratta dalla organizzazione della campagna elettorale e i cittadini sono sempre loro a pagare in termini di disservizi, la missione di Bagnato come commissario dell’unificazione non procede nel segno auspicato, credo quindi debba essere evidenziato qualche tratto contraddittorio e disgregante.

Avete negli ultimi tempi fatto, o tentato di fare una passeggiata, o se vogliamo, avete avuto modo di passare in auto lungo il litorale che da Schiavonea porta a Rossano?

Avete o no notato come sia ormai ridotto il manto stradale dei due comuni, dal centro storico allo scalo, dalle contrade alle arterie principali, costituendo un vero pericolo per chi quotidianamente si sposta in auto?

Avete fatto caso in che stato continuano ad essere i canaloni di drenaggio delle acque anche dopo vibranti e numerose denunce?

Siete passati dal centro sportivo di Insiti? Avrete notato la florida coltivazione serricola che non credo produrrà gli uffici della cittadella prevista nella legge regionale n. 2/2018. Ebbene, cosa hanno fatto Bagnato e i dirigenti responsabili dei vari settori? E il coordinatore dell’ufficio legale? Cosa ha fatto per evitare l’allungamento dei tempi di realizzazione della cittadella comunale? Nulla, solo chiacchiere e azioni ritardanti.

Ma il commissario invece di occuparsi di ciò che gli compete, nomina dirigenti esterni ‒ uno pare addirittura in pensione ‒ fa assumere al comune oneri che resteranno a carico del prossimo sindaco, il quale si ritroverà tre dirigenti provvisori che dovrebbero restare in carica solo un paio di mesi, a meno che però questi non si rivolgeranno al giudice del lavoro e chiederanno di restare (come da giurisprudenza costante) almeno tre anni.

Dunque il nuovo sindaco non potrà scegliersi i dirigenti nelle forme di legge ma dovrà sorbirsi quelli scelti con criteri bizzarri e discutibili dal commissario.

Strano anche il comportamento avuto con l’ex direttore di ragioneria Santo. Perché quel nulla osta repentino ad uno dei punti cardine della ragioneria ausonica non ha considerato che oggi Bagnato ha reclutato un dirigente esterno e dato incarico a un ragioniere di Cassano di dare una mano in ragioneria?

Misteri del decisionismo del Commissario. Misteri che gravano sui conti pubblici e che, anche se Bagnato dice di fregarsene poco delle critiche, portebbero configurarsi come spese non consone ai canoni della buona amministrazione. Ma questo è un altro discorso.

Strano infine che a tutto dicembre Bagnato abbia navigato bene con tre dirigenti e oggi si lamenti di averne 4, visto che quello dell’area amministrativa è stato “collocato in pensione”.

Insomma, il commissario Bagnato ha uno strano concetto di fusione: ogni volta che si cimenta in qualcosa di extra dalla sua benedizione settimanale che assomiglia a un triduo, lo fa applicando criteri e formule da “fusione fredda”.

Aspettiamo di vedere quale sarà la nuova città in consegna al futuro Sindaco (Comunicato Stampa).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: