Corigliano Rossano, l’Associazione “25 aprile” al Pd: «È tempo di cambiare»

Un partito inclusivo, aperto ai territori, progettuale e programmatico. Sulla scorta degli input che giungono da Roma, a Corigliano Rossano l’Associazione “25 aprile – Marco De Simone” ha organizzato un incontro al quale hanno preso parte iscritti e simpatizzanti del Pd, responsabili e segretari di altri partiti di area progressista. L’obiettivo è sventrare i meccanismi correntizi ed aprire le discussioni al pubblico, evitando le segrete stanze. La lotta è ai tentativi all’autoconservazione che ancora persiste ma che risulta deleteria anche alla luce dei recenti dati elettorali. Sono intervenuti: Marco Palopoli (presidente Associazione 25 aprile), Giuseppe Pirillo (medico- ginecologo), Adriana Grispo (dirigente scolastico), Nilo Domanico (gruppo Neopolis), Giulio Quero (vice segretario – Giovani Democratici). Il dibattito, aperto al pubblico, ha fatto registrare interventi importanti circa la necessità di cambiare passo rispetto ai metodi e ai criteri di gestione del partito. A larga scala si guarda al futuro pensando a una sanità che torni in capo allo Stato, così come la scuola. In quest’ottica è stato fermamente contestato il modo di fare opposizione in Consiglio regionale anche e soprattutto sui temi della sanità e, in ambito locale, è stata evidenziata ancora una volta la necessità di fare chiarezza nelle relazioni tra il Pd e l’amministrazione comunale a guida Stasi. «Il nostro obiettivo è riappropriarci degli spazi democratici», afferma Palopoli, che invita tutti al senso della responsabilità: «C’è un problema di fondo nelle forze del centrosinistra, in vista delle prossime amministrative. Occorre lavorare su una proposta credibile e unitaria, evitando divisioni. In questo secondo caso sarà poi necessario spiegare le ragioni ai cittadini».

I relatori

Nessuna preclusione, dunque, nei confronti del sindaco Flavio Stasi, notoriamente di sinistra, circa un eventuale sostegno alla sua candidatura, ma «ognuno dovrà saper fare un passo indietro». A relazionare Giuseppe Pirillo, iscritto sia al Pd sia all’associazione, che si è soffermato sulla necessità di dare vita «a un ricambio della classe dirigente e a uscire fuori dai circoli chiusi». Come in altre realtà, anche a Corigliano Rossano si pone il problema delle correnti: «Più manteniamo queste divisioni peggio sarà e ciò favorirà il cammino delle destre anche in ambito locale. Le stesse, conclude Pirillo, possono essere superate ragionando sui programmi e sui progetti, mettendo da parte i personalismi». Per il dirigente del Pd Giuseppe Tagliaferro c’è bisogno di ricostruire la sinistra e anche localmente «bisogna aprire a tutte le forze progressiste e riformiste». Sulle relazioni Pd-Stasi, l’esponente Dem lancia un messaggio distensivo dopo gli scontri in fase congressuale:«Credo che il sindaco debba mettere a disposizione anche la sua personalità con senso di responsabilità nella consapevolezza che tutte le parti in causa debbano saper fare un passo indietro».

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