Corigliano Rossano. Il mistero di Insiti e le malefatte degli ex amministratori

 

Amerigo Minnicelli
Siamo qui a disposizione del ruolo che occupiamo e per il quale spesso siamo destinatari di attacchi i più insensati, estemporanei e inutili perché restano i fatti a testimonio dei comportamenti di ciascuno.
A proposito di contumelie varie di ex Presidenti di Consiglio ormai scaduti alla ricerca di altrettanto improponibili ex capi gruppo … l’altro ieri insieme con l’On. Graziano ed il Collega Gianzi, quali delegati dal Comitato, siamo stati ricevuti dal dr. Bagnato per la grave usurpazione nel frattempo consolidatasi ed estesasi a tutto il Centro Sportivo di Insiti che i vari Magno e Geraci e omologhi hanno lasciato per anni a se stesso, con modalità non scevre da gravi colpe. Si vedrà di chi. Ebbene dopo avere acquisito notizie e sollecitato iniziative urgenti, abbiamo parlato con il Funzionario e appreso di decisioni condivise che sono state già assunte e da assumere sul piano giudiziario e amministrativo. Per la restante parte del colloquio protrattosi nel tempo, abbiamo trovato un Capo d’Amministrazione, tranquillo e presente, tanto da non lasciare trasparire l’imminenza di sciagure per la salute finanziaria del Comune amministrato, tanto che ci è stata anche preannunciata una nota di replica all’ex Sindaco novello censore sulla stampa dei Commissari di cui si assume “collaborante”. Quanto ai cumuli di immondizie, a dire il vero, non nuovi nelle due ex Città insieme alle frequenti mancanza d’acqua, alle fogne straripanti e depurazioni inesistenti, alle buche pericolose … all’assenza di viabilità decente, alle ruberie delle aree sociali e oneri di costruzione che hanno fin qui reso insopportabile la vita, al pari degli allagamenti di Schiavonea e quant’altro, nello specifico, la causa del disagio e delle flautolenze in atto, è, ed è stato, tutto nella Società appaltatrice che pagata già da tempo presso Banca d’Italia, come da recente legge, non si è messa nelle condizioni di riceversi il denaro per fatto burocratico alla stessa addebitabile.
Il fatto vero è che questi signori che hanno male governato e peggio gestito, hanno perso l’unico posto dove operavano a pagamento e sono stati mandati a casa dai cittadini al duro prezzo di una doppia sconfitta: prima nella maggiore Assise e dopo nelle urne ad opera di liberi Consiglieri Comunali e di liberi Cittadini. A questo duplice fallimento senza appello, vogliono dare risposta sollecitando la pancia del basso popolo e quella di altrettanto bassa borghesia a spasso nei vari social. Ma anche questa volta resteranno, con i loro amici-padroni cosentini, a bocca asciutta.
Da ex amministratori, poi, portassero con dignità, se ci riescono, la responsabilità politica della mala gestione del Comune i cui vertici di uffici qualificanti sono stati decapitati dalla Procura della Repubblica per comportamenti che, se provati, non sarebbero stati mai inibiti od ostacolati seriamente, tranne che, a quanto pare, per qualche “escusatio non petita” scritta (ad arte?) ad organo incompetente.
Un disastro politico di attori sia dell’una che dell’altra defunta amministrazione, del quale vorrebbero approfittare, causa difficoltà obiettive che ci sono nel Comune unico, per risalire l’irreversibile china nella quale, a parere dei più, sono precipitati con i loro clientes.
Ma il tempo è stato galantuomo e lo sarà ancora, esattamente come con il sottoscritto che continua a lavorare da volontario per le future generazioni e senza salario, com’è giusto che sia.
Di altri non devo dire. 
Avv. Amerigo Minnicelli (coordinatore C100A)
(comunicato stampa)

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