Corigliano Rossano. I candidati a sindaco disertano il Patto per l’Acqua

Corigliano Rossano – L’acqua non è pubblica, il referendum del 2011 è stato ampiamente disatteso, le forniture idriche si pagano a caro prezzo ma quasi la metà si disperde prima di arrivare al rubinetto.

Questi i dati emersi dall’evento organizzato dal comitato Acqua per Tutti Rossano sabato scorso, un evento che ha visto la presentazione del dossier nazionale “In Italia l’acqua è un diritto?” con i contributi di Paolo Carsetti (Forum Italiano Movimenti per l’Acqua) e Gennaro Montuoro (Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica)e dell’esposto preparato dall’avv. Ettore Zagarese, supportato dalle firme di un migliaio di cittadini, e presentato alla Procura di Castrovillari. Una serata in cui a fronte di contenuti di alto profilo si è registrata la totale assenza della politica locale, evidentemente poco interessata al tema della carenza idrica.

Il comitato ha presentato pubblicamente il Patto per l’Acqua – hanno commentato gli attivisti – dichiarazione di intenti e impegno verso la collettività che avrebbe dovuto essere visionato ed eventualmente firmato dai candidati a sindaco della nuova città. Ma evidentemente il tema non affascina, o magari prendere impegni precisi riduce il margine di propaganda elettorale, fatto sta che nessuno degli sfidanti alla gestione di Corigliano Rossano ha voluto prendere impegni precisi sull’acqua. Ringraziamo i cittadini per il supporto e consigliamo loro di domandare, a chiunque si presenterà per chiedere il voto, come mai non si siano impegnati pubblicamente sull’acqua” (Comunicato Stampa).

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