Corigliano-Rossano, Fdi: «La realizzazione della statale 106 non sarà minacciata dal Ponte sullo Stretto»

I vertici di Fdi in riva allo Jonio per parlare di statale 106, dei ritardi ma anche del Ponte sullo Stretto. «La statale 106 si farà, grazie all’inserimento dell’intera opera nella rete Ten-T che vincola e garantisce l’intervento». Lo ha ribadito l’europarlamentare Vincenzo Sofo intervenuto nel corso di un incontro voluto da FDI dal titolo “SS.106: Tra pareri e progettazione, apriamo il dibattito”. Tra i presenti il Senatore Ernesto Rapani, unitamente ai vertici provinciali e regionali del partito. La realizzazione del Ponte sullo stretto rischia di compromettere l’investimento sulla 106? Sofo chiarisce: «Il Ponte sullo stretto è fondamentale proprio per il Ten-T, ma dobbiamo evitare che poi ci sia uno scollamento tra Jonio e Tirreno. La parte d’Italia che si affaccia sul Mediterraneo è la dorsale jonica, sottolinea Sofo. I maggiori flussi del traffico commerciale marittimo mondiale passano davanti ai nostri occhi sullo jonio. Se non ci attrezziamo dal punto di vista infrastrutturale rischiamo di perdere questa opportunità. La 106 non è una tematica di campanilismo locale tra poche comunità locale, ma rappresenta una strategia di sviluppo internazionale», conclude l’europarlamentare.

Il Sen. Rapani si è soffermato sul tratto Sibari-Rossano sulla cui progettualità è in atto una polemica politica con l’amministrazione comunale di Corigliano Rossano. Il parlamentare ha sottolineato che per l’investimento si è in attesa del deliberato del Consiglio dei Ministri che andrà a individuare i tratti «prioritari da realizzare». Non manca qualche stoccata al governo locale a guida Stasi: «Questo progetto è stato presentato due anni fa, ciò significa che c’era tutto il tempo per dare vita al dibattito pubblico ma si è preferito fare una scelta diversa. Non è chiaro a qualcuno che amministrare un territorio significa coinvolgere tutte le parti in campo, dalle associazioni di categoria alle organizzazioni sindacali oltre alle varie componenti della società civile. C’è chi pensa di poter fare da sé e ritengo si stia sbagliando».

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