È quanto dichiara il Commissario Regionale Udicon Calabria Nico Iamundo sottolineando che la concretizzazione di simili scelte andrebbe a discapito di tutta la fascia jonica cosentina e dell’entroterra che paga ancora gli effetti della chiusura del presidio di Cariati.
Come se non bastassero le figuracce nazionali legate alla precedente gestione commissariale – aggiunge il presidente provinciale dell’Unione per la Difesa dei Consumatori (UDICON) Ferruccio Colamaria – il Governo sembra non aver afferrato, probabilmente, la gravissima situazione sanitaria in cui versa la Calabria, tanto da voler affidarla in mani per niente rassicuranti. I calabresi – esclama il presidente provinciale Udicon – non ci stanno più! La misura è abbondantemente traboccata. Stavolta si rischia seriamente un disordine sociale senza precedenti perché non solo questo territorio è stato scippato nei suoi servizi e diritti fondamentali, ma è stato deriso e mortificato da personaggi imposti dall’alto e all’interno di giochi di potere politico. La sanità deve tornare ad essere di competenza dei calabresi! Nessuno – aggiunge Colamaria – deve ritenersi esente da responsabilità. La politica calabrese degli ultimi anni – prosegue – ha il demerito di aver sperperato risorse preziose e umiliato la sanità regionale con scelte inappropriate (Comunicato stampa).