Corigliano Rossano. Approvato protocollo d’intesa e collaborazione: “Lingua Migrante”

CORIGLIANO-ROSSANO – C’è soddisfazione per il protocollo di intesa e collaborazione siglato fra il Dipartimento Servizi Sociali del Comune di Corigliano Rossano e la Cooperativa Sociale CSC – Credito Senza Confini che da tempo si occupa dell’integrazione fra cittadini italiani e stranieri nell’interesse generale delle comunità.

Risultano ancora numerose le difficoltà e gli ostacoli che i cittadini stranieri residenti sul territorio comunale incontrano nell’accesso ai servizi informativi, sociosanitari, legali e di inclusione sociale di adulti e minori che vivono in condizioni di marginalità. Problematiche che condizionano la vita di tutte le componenti della vasta collettività del più esteso comune calabrese. C.S.C., nell’ambito del progetto FAMI “Lingua Migrante 2” sta erogando corsi di alfabetizzazione in modalità itinerante per adulti rivolti a cittadini comunitari e non residenti sul territorio, raggiungendo con un servizio di prossimità donne, vittime e potenziali vittime di sfruttamento lavorativo.

Inoltre, si occupa di organizzare corsi di prossimità e salute rivolti a donne in accordo con i consultori familiari della Piana di Sibari; corsi di microlingua del lavoro agricolo e di informatica; corsi innovativi e sperimentali di lingua quali: accompagnatori alla scoperta del territorio, narrativi e di scrittura autobiografica; giornate di sensibilizzazione in piazza e online con rassegne cinematografiche, dirette radio e biblioteca migrante/vivente, allestita nel camper scuola.

Con questo protocollo CSC ed il comune si impegnano a creare una proficua collaborazione per estendere questi servizi ai cittadini stranieri residenti nella Piana di Sibari, con particolare riferimento al Comune di Corigliano-Rossano, per soddisfare il fabbisogno formativo e di inclusione sociale dei nuovi cittadini. Tra le altre cose verranno organizzati dei momenti di sensibilizzazione sulle tematiche legate alle migrazioni dando voce alle storie dei cittadini stranieri che vivono sul territorio attraverso “la biblioteca vivente”: libri viventi disposti a far girare le proprie pagine e condividerle con la comunità.

«Siamo molto contenti del risultato raggiunto – ha dichiarato l’Assessore alla Città della Cultura e della Solidarietà Donatella Novellis – è necessario sanare tutti i possibili squilibri esistenti in una comunità per poter avere uno sviluppo stabile e crescente nel presente e nel futuro. Aumentare l’integrazione e le opportunità dei soggetti svantaggiati è una condizione imprescindibile per questo».

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