Corigliano Rossano. Appalto illuminazione pubblica, le precisazioni di Mascaro

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Stefano Mascaro

Corigliano Rossano – Qualche giorno fa è stata data la notizia che dell’annullamento in autotutela da parte del Comune di Corigliano Rossanodel contratto di appalto per l’efficientamento energetico e la gestione del servizio d’illuminazione pubblica; in verità e più precisamente si tratta solo dell’avvio del procedimento, cioè della comunicazione all’impresa interessata della volontà dell’Ente di pervenire a quella soluzione. Si vedrà come andrà a finire.

Quel che qui interessa è che la notizia ha subito distorsioni dalla verità, ed ha avuto commenti del tutto impropri.

La prima precisazione da fare è che quel contratto risale al 2017, a prima della Fusione, ed era stato stipulato dall’allora Comune di Corigliano, a seguito di gara indetta dal medesimo enteausonico.

Alla vicenda, perciò, è del tutto estraneo il Comune di Rossano, e in particolare l’Amministrazione Mascaro. Perciò ogni accostamentoa quella vicenda di persone e fatti di Rossano è solo una notizia spazzatura, per dirla chiaramente in italiano.

L’amministrazione di Rossano a guida Mascaro, invece, ha scelto a suo tempo una via completamente diversa e alternativa, limpida e trasparente: quella di non gestire alcun appalto, ma di aderire a quello nazionale bandito ed espletato dalla Centrale unica di committenza nazionale, Consip, con la garanzia di avere imprese affidabili di rilievo internazionale, in grado di assicurare la realizzazione dell’investimento di qualche milione di euro, a loro totale carico iniziale, senza che il Comune dovesse impiegare alcuna risorsa finanziaria.

Perciò l’impresa appaltatrice a Corigliano non ha niente a che vedere con Consip. Anzi, rappresenta l’esatto contrario.

Il risultato delle diverse scelte operate dai due Comuni è sotto gli occhi di tutti.

A parte le condizioni contrattuali più favorevoli alla parte pubblica, l’area Urbana di Rossano, a distanza di meno di due anni, non solo ha sostanzialmente efficentato l’intera rete pubblica sostituendo i vecchi organi illuminanti con i led, ma sta procedendo al rifacimento degli impianti anche con miglioramento dell’arredo urbano: tanto per capirci, per esempio, i lavori nel centro dello Scalo di Rossano, lungo via Magherita-via Nazionale- via De Rosis, sono da ascrivere a quella scelta dell’Esecutivo Mascaro di aderire a Consip. La nuova Giunta Stasi non c’entra proprio nulla.

A Corigliano, invece, dopo due anni sono al palo e si ritrovano con un contratto in via di annullamentoed a dover ricominciare da capo.

A dirla tutta l’allora consigliere di opposizione a Rossano ed attuale Sindaco della nuova città Flavio Stasi, era contro l’opzione Consip e spingeva per una soluzione come quella di Corigliano di un appalto da gestire in loco, usando atteggiamenti populistici, tentando di disinformare e scambiando fischi per fiaschi.

Per fortuna anche in quella circostanza è rimasto inascoltato.

Un’altra precisazione – per amore di verità – riguarda la procedura di annullamento dell’appalto di Corigliano.

Essa è di esclusiva competenza della Dirigenza. Non solo, va detto anche che le prime verifiche interne sono state avviate nel periodo della gestione del Commissario Bagnato. Sempre in quella fase il Dirigente responsabile ha richiesto un parere legale a un professionista esterno e – quindi – ha avviato la proceduradi autoannullamento con proprio atto, evidentemente ritenendo che ogni diverso operare avrebbe configurato una sua responsabilità.

A tale decisione la Giunta, nel caso a guida Stasi, è perciò rimasta del tutto estranea, diciamo che non ha toccato palla (Comunicato stampa).

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