Questi ed altri eventi, in fieri, in attesa che i dpcm chiariscano e definiscano le regole del nostro stare insieme in questa estate Covid. Perché forse i vari avvoltoi che in queste ore si stanno scatenando in un ciarlare chiassoso e molesto si sono dimenticati del virus, e di quello che ha implicato. E sta implicando. In termini di organizzazione e gestione. Io non me lo sono dimenticata. Come potrei, del resto. In qualità di “consigliera covid”, come migliaia di altre persone, porto ancora sulle spalle i segni della malattia, in termini di problemi clinici (pochi, per fortuna) e psicologici, un senso di insicurezza e paura costante al quale ho reagito lavorando a capofitto con gli assessori di riferimento la commissione che mi onoro di presiedere. L’obiettivo è stato quello di organizzare un cartellone estivo in rispetto delle regole covid e della qualità culturale che sottende la nostra idea di Città e comunità. Radici ben piantate nella nostra ricchissima storia, sguardo dritto e alto sul mondo.
Capisco il disagio per i ritardi nella manutenzione delle spiagge e del verde pubblico, ma sono certa che la maggioranza dei miei concittadini capisce il momento.
Respingo al mittente gli attacchi di chi ha rappresentato familismo e vuoto politico degli ultimi anni. Mostrando pochezza allora così come adesso.
Il duplice momento epocale che stiamo vivendo – “costruire” una Città nel bel mezzo di una pandemia – meriterebbe più rispetto da parte di tutti.
ALESSIA ALBORESI
CONSIGLIERE COMUNALE DI MAGGIORANZA
(comunicato stampa)