A Corigliano mostra per i 70 anni dell’ Msi

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Corigliano, il 26 dicembre 1946 veniva fondato il Msi (Movimento sociale italiano) da reduci della Repubblica Sociale Italiana, come Giorgio Almirante e Pino Romualdi, ed ex esponenti del regime fascista, come Arturo Michelini e Biagio Pace. Nel 1972, dopo l’unione con il Partito Democratico Italiano di Unità Monarchica, il Msi ha aggiunto al suo nome la dizione Destra Nazionale, divenendo così Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale (Msi-Dn). Il partito si sciolse il 27 gennaio 1995 confluendo, in maggioranza, nel partito di Alleanza Nazionale guidato da Gianfranco Fini e, in piccola parte, nel Movimento Sociale Fiamma Tricolore guidato da Pino Rauti.
Il simbolo del partito fu scelto nel 1947: la fiamma tricolore, emblema degli arditi della prima guerra mondiale.

MOSTRA  A CORIGLIANO PER I 70 ANNI DALLA FONDAZIONE DELL’MSI

In occasione dei 70 anni della sua fondazione il gruppo consiliare Alleanza per Corigliano, ha deciso di organizzare una mostra. Ne dà notizia attraverso una nota stampa, Antonio Ascente, capogruppo di Alleanza per Corigliano. “Abbiamo ritenuto opportuno – afferma Ascente – emulare la mostra che si sta tenendo in questi giorni, nella storica sede del Msi in via della Scrofa a Roma organizzata dalla fondazione An e riproporla nel mostro comune. Non siamo dei nostalgici di quel momento politico ma siamo convinti che quella esperienza , come tante altre esperienze politiche, debba essere ricordata anche nel nostro comprensorio territoriale.
Oltre a ripercorrere quegli anni attraverso una carrellata di documenti, foto e oggetti- si legge ancora nella nota – daremo la possibilità a tutti coloro che parteciperanno di esprime pensieri e testimonianze di ciò che ha rappresentato per loro il Movimento Sociale Italiano.

Lo scopo della mostra – afferma ancora Ascente – non è quello di redigere un bilancio storico sul Movimento sociale italiano, a settant’anni dalla sua nascita, quanto quello di rappresentarlo, con tutte le prospettive, le contraddizioni, i successi e le illusioni”.

Fonte: La Provincia di Cosenza

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