Corigliano: lettera di un lavoratore

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La pubblica denuncia di un lavoratore licenziato verso il quale il datore di lavoro riconosce solo una piccolissima parte delle ore effettivamente svolte. Questo lavoratore, F.P., affida il suo sfogo ad una lettera aperta che invia a tutti gli organi di informazione affinché la pubblica opinione sappia il perché “il mio lavoro non solo non è stato valutato quando addirittura calpestato”. La società per la quale ha lavorato solo 13 giorni gestisce per conto del comune i servizi presso il cimitero cittadino”.
Questa in breve la sua storia. “Lo scorso 1° agosto vengo assunto regolarmente  come necroforo. Il mio rapporto di lavoro va avanti fino al 13 agosto allorquando ricevo il telegramma da parte della società con il quale mi comunicava che non avendo superato il periodo di prova potevo ritenermi licenziato. Ebbene in quei 13 giorni il sottoscritto ha lavorato per 136 ore complessivamente, ma nel ricevere la busta paga scopro con mio sommo stupore che le ore conteggiate dall’azienda erano appena 26. Di fronte ad una ingiustizia così grave in data 12 settembre tramite la Cgil invio raccomandata alla società richiedendo il pagamento della differenza retributiva, lavoro ordinario e Tfr. Da allora, ed è quasi trascorso un mese, la società non si è degnata di fornire alcuna risposta.
Una cosa sia chiara io andrò avanti legalmente fino a quando la Melillo non mi darà quello che per legge mi spetta”.

Fonte: La Provincia di Cosenza

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