Corigliano: “Le città invisibili”, scoppia la polemica

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CORIGLIANO Monta la polemica tra Rifondazione Comunista e gli organizzatori dell’iniziativa “Le città invisibili – ambiente e ambienti”.
In nota a firma di Mario Gallina (membro della segreteria regionale) e Antonio Gorgoglione (segretario cittadino) il partito della Rifondazione Comunista critica il percorso seguito dagli organizzatori: “Apprendiamo con grande amarezza – si legge nella nota a firma di Gallina e Gorgoglione – dal sito nazionale della Rete delle Città in Comune, che il 22 e 23 luglio la carovana farà tappa a Corigliano, senza che i territori ne siano stati coinvolti, di sicuro non noi di Rifondazione Comunista, sebbene i soggetti politici legati al Prc siano tra i promotori della Rete stessa. Leggiamo, nel documento costitutivo, che tra gli obiettivi che la Rete si prefigge vi è quello della costruzione di un percorso comune e dal basso, di un’azione programmatica e politica tra soggetti diversi, che segni una discontinuità con il passato senza scorciatoie politiciste e valorizzando le diverse esperienze di donne e di uomini, che vorranno dare il proprio contributo a questo itinerario in comune, che sia alternativo alle destre ed alle politiche neoliberiste del Pd Renziano, nell’attualizzazione dei modelli sociali ed economici che stanno schiacciando la dignità delle persone e dei territori, ci sfugge, però, quale sia la discontinuità a cui ci si ispira, se questo è il modus operandi. Convinti che tali obiettivi – prosegue la nota – possano essere raggiunti solo con una partecipazione dal basso di tutte le componenti costitutive, restiamo oltremodo stupiti ed amareggiati, nell’apprendere che sia stato organizzato un evento importante come quello in questione, nel territorio di Corigliano, dove Rifondazione Comunista è presente ed operante politicamente e socialmente, senza esserne stati coinvolti, malgrado avessimo anche manifestato la nostra disponibilità a cooperare, con una mail inviata in data 18 luglio, alla compagna Caterina Bonori, che insieme a Federico Martelloni, veniva indicata come responsabile dell’iniziativa.
Ci preme ricordare, che alle elezioni amministrative di quattro anni fa, noi del Prc, siamo stati degli antesignani nell’attuazione dei valori istitutivi della Rete, presentandoci con un nostro candidato a sindaco, l’arch. Mario Gallina, sostenuto da due liste, Rifondazione Comunista e Rivoluzione in Comune, con un programma completamente alternativo al Pd, mentre i compagni di Sel ed i Socialisti, andarono in coalizione con il Pd, prendendo all’incirca i nostri stessi voti, e, come noi, senza conquistare alcun seggio in comune.
Alla luce di quanto sopra, ci duole registrare la volontà di voler escludere aprioristicamente e senza alcun motivo apparente, i compagni e le proposte di Rifondazione Comunista, chiedendoci: “cui prodest”. Riteniamo, pertanto, che un siffatto modo di procedere sia dannoso e controproducente, per gli obiettivi che la Rete dei Comuni si prefigge di raggiungere in Italia e qui a Corigliano, in modo particolare, con l’iniziativa di che trattasi, contravvenendo anche ai principi ispiratori della Rete stessa.
Per quanto sopra detto, ribadiamo tutto il nostro disappunto per come si è ritenuto procedere nell’organizzazione dell’evento”. Un ulteriore momento di come all’interno del centrosinistra i rapporti non siano così cordiali anche nella stessa città di Corigliano. In realtà non sono mai stati tali nel tempo. E’ solo una conferma.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

 

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