Corigliano , carabiniere “ras”? Indagini in corso

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CORIGLIANO Carabiniere in borghese si cala nel ruolo di ras di quartiere in un scontro verbale con il nipote di un noto boss e sostiene di essere “compare” di un capo clan della zona, ora detenuto al 41 bis. Un’affermazione che ha suscitato non poco scalpore tra i presenti di un noto locale notturno nella notte di Halloween.
Un frasario di una gravità inaudita se detta però con tono serio e minaccioso. Da quanto invece trapela agli atti di indagini interne , effettuate direttamente dal Capitano Francesco Barone che è andato fino in fondo alla vicenda ascoltando i due componenti della pattuglia intervenuta sul posto, il carabiniere protagonista della vicenda ed altri testimoni.
Secondo quanto emerge da alcune indagini interne su cui vige la massima riservatezza, il baldanzoso militare si sarebbe limitato a rispondere ironicamente alla provocazione del giovane nipote del boss, il quale nell’ambito della diatriba avrebbe per l’appunto affermato di avere legami con la “mala” del posto.
E’ a qual punto che il carabiniere in borghese avrebbe risposto per le rime.
Il senso è il seguente: “se tu sei nipote del boss io sono “compare” di…”.
Seppure si comprende lo spirito sardonico e il contesto, comunque l’espressione usata suona infelice, soprattutto se s’indossa una divisa.
Il Capitano Barone, tuttavia, da quel che risulta, è intenzionato ad andare fino in fondo alla vicenda allo scopo di accertare la verità.
E non sono da escludere comunque dei provvedimenti nei confronti del protagonista che avrebbe usato espressioni infelici anche su altri fronti.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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