Contenziosi ex Sibaritide Spa, rigettati in Appello 20 ricorsi

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Catanzaro: il palazzo della Corte d’appello e procura

Una vicenda che si trascina da oltre un decennio in seguito alla messa in liquidazione della società pubblico-privata costituita per la gestione dei rifiuti

Corigliano Rossano – Vertenza Sibaritide Spa, pubblicata anche la terza sentenza della Corte di Appello di Catanzaro – Sezione Lavoro, con cui si confermano le statuizioni di primo grado a favore della società Ecoross srl e del Comune di Corigliano Rossano. La vicenda giudiziaria, relativa alle richieste di assunzione da parte di alcune ex maestranze, nacque nel 2010 in seguito alla messa in liquidazione della Sibaritide Spa, titolare all’epoca dell’appalto del servizio RSU e RD in 35 Comuni del comprensorio con un totale di circa 130 dipendenti.

La messa in liquidazione della società mista comportò la necessità di individuare un nuovo gestore del servizio di Igiene Ambientale che l’allora Comune di Corigliano Calabro affidò a Ecoross dapprima con ordinanza contingibile e in seguito con regolare appalto. Nel frattempo vennero proposti circa 20 ricorsi cautelari ex art. 700 c.p.c. presso la Sezione Lavoro dell’ex Tribunale di Rossano da parte di alcuni ex dipendenti della Sibaritide Spa, i quali sostenevano di aver maturato il diritto di assunzione ex art. 6 del C.C.N.L. del settore “Igiene Ambientale” nel cantiere del Comune di Corigliano. Il Giudice del Lavoro rigettò tutti i ricorsi cautelari, non ravvisando il diritto al passaggio diretto e immediato ex art. 6 del C.C.N.L. nel cantiere del Comune di Corigliano Calabro, avendo la società Ecoross e lo stesso Ente appaltante agito nel pieno rispetto della normativa sugli appalti. Avverso le ordinanze di rigetto vennero proposti 5 reclami, anche questi rigettati dal Tribunale di Rossano in composizione collegiale, che motivò la decisione sulla base del fatto che i lavoratori non erano stati assunti dalla Sibaritide Spa nel cantiere di Corigliano e che, di conseguenza, non facevano parte dei dipendenti addetti in via ordinaria o prevalente nell’appalto del Comune di Corigliano Calabro in forza presso l’azienda cessante Sibaritide Spa nel periodo dei 240 giorni precedenti l’inizio della nuova gestione in appalto/affidamento previsto dal bando di gara e alla scadenza effettiva del contratto di appalto. A tali pronunce fecero seguito 3 giudizi di merito dinanzi alla Sezione Lavoro del Tribunale di Castrovillari che confermò le motivazioni rese in precedenza dal Tribunale di Rossano.

A questo punto si aprì la fase del secondo grado di giudizio, con una serie di ricorsi proposti dagli ex lavoratori (si trattava per lo più di dipendenti con qualifiche di impiegati e coordinatori) presso la Corte di Appello di Catanzaro contro la società Ecoross e il Comune di Corigliano Rossano. I giudici di Appello, con tre sentenze (la n. 843/2020 pubblicata in data 22.12.2020, la n. 366/2021 pubblicata in data 13.05.2021 e la n. 715/2021 pubblicata in data 27.05.2021) hanno rigettato i ricorsi confermando, di fatto, le ordinanze del giudice cautelare e del Tribunale del reclamo. In tutti i giudizi celebrati la Ecoross Srl è stata rappresentata e assistita dall’avvocato Antonio Campilongo.

«La società ringrazia l’ufficio legale per lo straordinario lavoro portato avanti nel corso del tempo – afferma l’Amministratore di Ecoross Walter Pulignano- L’azienda, pur comprendendo le difficoltà occupazionali che colpiscono il nostro territorio, porta avanti il piano delle assunzioni in base al reale fabbisogno e al carico di lavoro necessario. In molti casi, portare avanti dei contenziosi in giudizio per l’azienda costituisce un dispendio di risorse economiche e di energie che si potrebbe evitare se solo prevalesse quel necessario senso di responsabilità» (Comunicato stampa).

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