Comune unico: critiche a Geraci, chieste le sue dimissioni

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Si poteva essere d’accordo o meno con la fusione però ieri mattina tanta gente non ha voluto mancare al consiglio comunale che trattava l’argomento. Già dalle 9.30 in piazza del popolo chi voleva essere presente arrivava alla spicciolata, poi un po’ prima delle 10.30 orario fissato per l’inizio dei lavori consiliari si sono trasferiti in nell’aula dove si riuniva l’assise. Il clima è stato abbastanza teso, non solo tra chi voleva protestare e i politici, ma anche tra i rappresentanti del Si e quelli del no.
L’angusta sala consiliare a stento riusciva a contenere le oltre 200 persone presenti. Le polemiche con il trascorrere dei minuti si sono fatte via via più pungenti, tanto che solo dopo l’arrivo di carabinieri e vigili urbani è stato possibile al presidente Magno dare l’avvio ai lavori, mancava un quarto d’ora a mezzogiorno. Era davvero da tanto che non si assisteva ad una presenza così numerosa e rumorosa di pubblico, segno che l’argomento è abbastanza sentito, non solo a Corigliano ma anche a Rossano. L’esito dei lavori consiliari è abbastanza noto. Al termine dei lavori abbiamo sentito il consigliere di Aria Nuova-Riferimento Popolare, Francesco Madeo, che è stato uno dei firmatari della richiesta di consiglio: “La maggioranza ci dice – ha votato una rinegoziazione dei mutui, che indebita le generazioni future, senza una programmazione di rientro. La maggioranza non è intervenuta quando l’Anac ha chiesto chiarimenti sulla gara di appalto della pubblica illuminazione. La maggioranza ha abbandonato il progetto della raccolta differenziata, unica vera prospettiva proposta da questa Amministrazione. Ed ora si ribellano alla proposta di Geraci di ritiro dell’atto di impulso sulla fusione, perché “tirati dalla giacchetta” dai padroni rossanesi! Abbiate il coraggio di rappresentare in modo autonomo la vostra Città!”. Toni altrettanto pesanti nei confronti della maggioranza vengono usati dal capogruppo del Movimento 5 Stelle, Francesco Sapia: “Quello andato in onda ieri – afferma Sapia – è stato uno degli spettacoli più penosi mostrati dal sindaco Geraci e dalla sua ormai defunta maggioranza. Non hanno avuto il coraggio di dire alla città se erano d’accordo o meno con la fusione. Il sindaco, secondo me, farebbe meglio a dimettersi perché non è più in grado di amministrare con lucidità questa città, anche perché ha dimostrato di essere ostaggio di una maggioranza che lo ricatta ad ogni piè sospinto”. Altri consiglieri hanno voluto sottolineare questa brutta pagina scritta oggi nella storia amministrativa di Corigliano, pagina che poteva e doveva essere evitata.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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