Collegio Senato: Corigliano e Rossano divise

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L’ennesima porcata ai danni di questo territorio si sta consumando nell’ambito dell’iter della riforma dei collegi senatoriali. Secondo quanto prevede un emendamento presentato dal relatore Emanuele Fiano. Appartenente al Partito Democratico. Questo emendamento prevede lo smembramento del collegio con Corigliano e Rossamo. Infatti ci sarebbe il Collegio 1 con Cosenza, Rende e Rossano e il Collegio 2 con Paola, Castrovillari e Corigliano. Alla faccia del progetto di fusione tra Corigliano e Rossano. Anzi, questo maldestro tentativo ci appare come un’azione bella e buona per ostacolare, anzi affossare del tutto ogni speranza di rappresentatività di questo territorio a livello senatoriale. Una strategia chiara, ormai. Il PD calabrese e cosentino in particolare le sta tentando tutte. E nessuno dica “io non c’entro”. Perché questo emendamento è, lo ripetiamo, una porcata colossale. Ieri mattina il Sindaco di Rossano, Stefano mascaro, ha tenuto una conferenza stampa urgente alla quale aveva invitato anche il collega di Corigliano, Giuseppe Geraci. Che non potendo partecipare per un impegno urgente, ha delgato il vice-Sindaco Franco Oranges. “Non possiamo rimanere inermi di fronte all’ennesimo tentativo di minare al processo di fusione in atto tra le due Città di Rossano e Corigliano. È un disegno che rattrista ed avvilisce. Rassegnare le dimissioni, insieme al collega di Corigliano Giuseppe Geraci, è l’unica risposta che possiamo dare a quanti, compresi i nostri parlamentari calabresi, continuano ad offendere, la dignità e l’intelligenza di un’intera area. È davvero arrivato il momento di dire basta!”. Questo il commento di Mascaro. Che ha cercato subito di contattare telfonicamente il Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. Al quale nel primo pomeriggio ha scritto una lettera: “Signor Presidente Emerito, Senatore Giorgio Napolitano – si legge nella missiva – quale Sindaco del Comune di Rossano che si onora della sua amicizia e benevolenza nell’antico solco delle famiglie Palermo e Toscano Mandatoriccio, anche a nome del Sindaco di Corigliano Calabro, On. Giuseppe Geraci, ci permettiamo di sottoporle questa ennesima grave problematica territoriale dei Comuni di Corigliano Calabro e Rossano, connessa alla prefigurazione normativa in essere davanti alla Commissione Affari Costituzionali, relativa ai Collegi senatoriali Calabria: Collegio n.1 Cosenza, Rende, Rossano; Collegio n.2 Castrovillari, Paola, Corigliano Calabro, laddove, separando i territori delle due Città rispetto a quelle nuove sedi elettorali, non si è tenuto nel dovuto conto che quelle stesse Città, hanno in atto un processo di fusione dei comuni che porterà al comune unico di 80 mila abitanti e più. Non si tiene conto altresì, del fatto che vengono addirittura scissi i circondari giudiziari di recente e così tanto discussa formazione, in quanto al territorio circondariale di Castrovillari sono stati accorpati sia Corigliano che Rossano, di poi divisi nel Collegio di che trattasi. Auspichiamo – conclude il Sindaco di Rossano – via sia una revisione di tali Collegi anche attraverso la rimodulazione infraterritoriale, così come avvenuto per la Camera dei Deputati: Collegio n.1 Cosenza, Rende, Paola; Collegio n.2 Castrovillari, Corigliano, Rossano. Signor Presidente – conclude – ci rendiamo conto che in questo Paese tutto viene deciso e discusso in limine ma desideriamo ardentemente nell’interesse delle rispettive popolazioni, di essere ricevuti, ovvero di prendere contatto con Lei”. Un atto scellerato, quello di Fiano e di tutto il PD. Di cui la delegazione calabrese, compreso lo stesso Ministro Minniti, deve assumersene ogni responsabilità. Oliverio, Adamo, Bruno Bossio e co.: cosa facciamo in Parlamento? Il gioco contro Rossano e Corigliano? Ma fa così tanta paura questa fusione?

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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