Cassano, l’amministrazione è incapace ma la colpa è di Mario Draghi

Cassano, l’amministrazione è incapace ma la colpa è di Daghi Troviamo solo strumentali le parole di chi crea allarme e poi si
indebita tramite l’accesso al credito come nel caso dei mutui per costruire palazzine da calcio fuori dai centri abitati e poi da la colpa per i propri bilanci a “promesse del governo”, come se un bilancio di un ente locale territoriale o di una impresa, si dovesse basare su pareri, promesse o annunci e non contabilmente su dati certi.
Lo slittamento di un mese del pagamento della Tari, per andare incontro alle famiglie italiane non mi pare debba destare così tanto clamore se non per becera propaganda. D’altronde, è la stessa attesa dei commercianti sui ristori, quando il comune ha dichiarato zona rossa e non ha ancora risarcito le Piva cassanesi, come invece ben
hanno fatto gli altri comuni. Il Sindaco Papasso si lamenta nelle sue conferenze stampa di aver speso soldi durante la pandemia per il corpo dei vigili urbani, ma forse dimentica che proprio nel Decreto
Sostegni, da lui bistrattato, vi è un sostanziale fondo nazionale che ristorerà i comuni sul personale della polizia locale durante il periodo pandemico? Si dimentica forse che anche parte dei mancati guadagni dalle imposte dei cittadini durante la pandemia saranno ristorate dallo stato?
Mi chiedo se è colpa di Mario Draghi se a Cassano si continua ad andare avanti senza un politica seria. È inverosimile non poter più attaccare la Regione, e trovarsi un nuovo avversario, questa volta addirittura a Palazzo Chigi, e perché non presentare un’istanza anche all’Organizzazione delle Nazioni Unite vista la richiesta dei giorni
scorsi dell’arrivo in città dell’esercito italiano?

Movimento Civico di Centro

comunicato stampa

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