Cassano All’Ionio. Il Frecciargento Sibari-Roma porterà nuova linfa al territorio

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La senatrice Rosa Silvana Abate

Sibari – Su segnalazione di alcuni attivisti della zona mi è stato chiesto di porre l’attenzione sulla vicenda trasporti a Sibari e in particolare delle stazioni che insistono sulla popolosa frazione cassanese. Ho molto a cuore la questione sia dello scalo dei treni che quella della vicina autostazione. Nelle scorse settimane, infatti, nell’interrogazione presentata al Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, oltre a individuare Sibari come punto di partenza per il collegamento veloce che nei prossimi mesi dovrebbe unire la Sibaritide alla capitale, avevo evidenziato anche la questione della chiusura della biglietteria, che ha portato a una perdita di posti di lavoro, e il depotenziamento di quello che, storicamente, è uno degli scali più importanti della linea ferrata jonica. Una vicenda comunicata anche a Trenitalia nel corso dei tavoli tecnici che si sono susseguiti in questi mesi. Anche in questo caso, infatti, l’arrivo del Frecciargento Sibari-Roma porterebbe nuova linfa. Lo stesso viceprefetto Mario Muccio, che dirige la commissione straordinaria che al momento amministra il Comune di Cassano All’Ionio, mi ha confermato che nel momento in cui sarà annunciato l’avvio del servizio Frecciargento, verranno predisposti una serie di atti per il potenziamento dello scalo, per quanto nelle possibilità e nelle competenze dell’amministrazione cassanese, e per la riqualificazione della vicina autostazione comunale (anche con l’appalto di un’area ristoro-bar), altro punto nevralgico del trasporto su gomma dell’Alto e del Basso Jonio. Sempre secondo quanto mi hanno segnalato alcuni attivisti, ci sarebbero diversi problemi d’accesso dei bus all’autostazione e all’area di trasferimento dei passeggeri. Anche di questo parlerò nei prossimi giorni con l’amministrazione cassanese così come discuteremo dell’eliminazione dei passaggi a livello che molto preoccupano la popolazione sibarita visto che la strada rimarrebbe chiusa per diversi mesi e ci sarebbero problemi legati alla sicurezza poiché la realizzazione dei sottopassi potrebbe comportare dei problemi a causa della conformazione del territorio in quell’area, peggiorata dalle recenti condizioni atmosferiche. Bisogna fare il punto della situazione per far sì che vengano fatte le scelte migliori a vantaggio dei cittadini e del territorio mitigando al massimo il consumo del suolo ed evitando inutili sprechi di denaro, affinché venga canalizzato verso opere più utili e a minore impatto ambientale. Nei prossimi giorni, infine, visiterò queste zone insieme agli attivisti (Comunicato stampa).

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