Lo afferma il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì.
«La grave situazione attuale, tuttavia – aggiunge -, impone a tutti di fermarsi un attimo per cercare soluzioni condivise e per riflettere sull’effettiva validità di un Piano di rientro che, da 11 anni, ci costringe a sperperare risorse senza risolvere nessuno dei problemi che affliggono i cittadini calabresi».
«Al Governo – dice ancora Spirlì – chiediamo di concordare con la Regione tutte le decisioni che riterrà di assumere in seguito a questa grave autodenuncia dello stesso commissario Cotticelli. Allo stesso modo, e alla luce delle inquietanti verità che stanno venendo fuori in queste ore – anche in merito alle attività svolte dalle strutture commissariali – invito il presidente Conte a non procedere con l’approvazione finale del nuovo Decreto Calabria, che non sarebbe altro che un atto di autolesionismo per lo stesso Governo e la maggioranza che lo sostiene e rinnoverebbe, di fatto aggravandolo, un commissariamento che è riuscito solo a inanellare fallimenti su fallimenti».
«La Regione – conclude il presidente ff – rimane dunque in attesa di una convocazione da parte del premier per discutere del modo in cui, nel prossimo futuro, ci si prenderà cura della salute dei cittadini e della valorizzazione del personale sanitario della Calabria».