Cariati, tensione in consiglio: botta e risposta dai toni durissimi

cariati

CARIATI Botta e risposta tra minoranza e opposizione alla luce della seduta di consiglio comunale che ha visto gli esponenti della minoranza abbandonare l’aula. CariatiPulita non esita a parlare di “metodo dittatoriale e antidemocratico con cui la maggioranza targata Greco intende amministrare Cariati”, motivando la decisione di abbandonare i lavori, insieme ai consiglieri del Pd, con una circostanza specifica “da considerare, tuttavia, la goccia che ha fatto traboccare un vaso colmo di arroganza e di rifiuto del civile confronto sulle questioni che riguardano la collettività”. Il riferimento è all’episodio che ha visto protagonista il consigliere comunale del Pd Maria Crescente che “rigettando pesanti accuse rivolte dal sindaco Filomena Greco al suo gruppo, si trovava – si legge nella nota di #CariatiPulita – a spiegare la necessità di dare alla Commissione per la revisione dello Statuto Comunale, la cui costituzione era all’Odg, facoltà di intervenire sull’intero documento, compresa la parte già modificata e approvata a colpi di maggioranza; ragioni condivise da noi di #CariatiPulita, avendole sottolineate nel precedente consiglio, e che intendevamo ribadire, giudicando inutile a tal punto, istituire una commissione richiesta, lo ricordiamo, dalla minoranza consiliare. La cosa ha infastidito Presidente Cosentino, beneficiato, nei suoi poteri, da quella prima revisione; ha quindi a più riprese interrotto la Crescente, arrivando persino (cosa gravissima) a intimare alle forze dell’ordine di accompagnarla fuori”. Pronta la replica della maggioranza, che parla di “reazione spropositata” che ha tanto “il sapore di una misera manovra messa in atto per potersi nascondere dietro l’immagine della “povera vittima” e distogliere invece l’attenzione dal fatto che mancano di spessore politico…Forse sfugge alla consigliera Maria Crescente – prosegue la nota dell’Ac – che nelle dichiarazioni di voto che si apprestava a fare sul punto all’Ordine del giorno sull’istituzione della commissione consiliare per lo Statuto Comunale, avrebbe dovuto limitarsi solo e semplicemente ad argomentare il punto ad oggetto ed esprimere il voto del gruppo consiliare PD che rappresenta in seno al Consiglio, ciò non per dittatura o arroganza o peggio persecuzione politica, ma per come previsto dal regolamento del Consiglio Comunale…Nel momento in cui il Presidente del Consiglio richiamava la Consigliera ad attenersi al punto all’Odg ed a tenere un comportamento rispettoso nei confronti del Sindaco e dell’intero Consiglio, la stessa urlando, con fare minaccioso, dichiarava che qualora non avesse avuto la possibilità di rispondere alle comunicazioni del Sindaco, avrebbe abbandonato l’aula chiedendo lei stessa, ironicamente e con irriverenza, l’intervento del Vigile Urbano presente. Cosicché usciva urlando dalla sala del Consiglio seguita dal Consigliere Trento ed inaspettatamente anche dalla consigliera Scorpiniti che non c’entrava proprio nulla, in quanto appartenente ad un altro gruppo consiliare, ma che evidentemente ha ritenuto opportuno cavalcare l’onda della pseudo-rissa per avere il suo spazio mediatico da utilizzare contro la maggioranza e tentare di confondere le acque. Evidentemente – conclude la maggioranza – seppur giovani anagraficamente e politicamente, i componenti dell’opposizione consiliare si rifanno a metodi appartenenti alla vecchia politica che non condividiamo in nessun modo”.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: