Cariati, la sindaca Filomena Greco:«”Abbiamo approvato il primo vero bilancio”»

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«Sono molto soddisfatta: è un grande passo per la rinascita di Cariati». Queste le parole della sindaca Filomena Greco sul consiglio comunale che si è tenuto lunedì 6 marzo, durante il quale la maggioranza ha approvato l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato.
«Tuttavia – continua la sindaca – sono delusa dall’atteggiamento di una parte della minoranza. Che fa disinformazione, confonde i cittadini. Bisognerebbe lavorare per il bene della città e poi competere eventualmente alle prossime elezioni».

«Le accuse che ci muovono – continua Greco – sono campate in aria. E non sarebbe grave, se non si trattasse di giocare sulla pelle dei nostri concittadini, dei commercianti, dei pescatori, di chi ogni giorno lavora e si sacrifica. Dare informazioni sbagliate per brama di potere è da irresponsabili. Ad esempio, si legge sul manifesto che avremmo deciso di introdurre la tassa di soggiorno “chiusi nel palazzo”. La proposta è stata portata in consiglio e messa ai voti dopo una lunga discussione, alla quale ogni componente dell’assemblea ha potuto dare il proprio contributo. È stata approvata su votazione, esattamente come prevede la democrazia. In questo momento governiamo noi la città, e non solo siamo autorizzati per legge, ma è nostro preciso dovere tracciare una linea politica».

Ed è proprio del cambiamento di rotta di questa amministrazione che si è discusso lunedì, in consiglio. È stato approvata l’ipotesi di bilancio, che tra le novità ha visto un taglio alle spese inutili e alle entrate gonfiate.
«Sono alla guida di un Comune in dissesto – ha detto la Prima Cittadina – . In passato sono state sperperate troppe risorse e fatti molti errori. Ma si tratta di capitoli chiusi. Noi proponiamo alla città, in linea con quanto detto in campagna elettorale, una gestione diversa, equilibrata. Che sia reale, credibile e non fittizia. Puntiamo sull’innovazione, sulle politiche di sostenibilità e di efficientamento, sulla rinascita concreta del turismo e quindi sul rilancio delle attività commerciali. Ma soprattutto vogliamo essere chiari su un punto: sul bilancio non ci sono promesse che non si potranno mantenere. Il Pd, sempre propagandisticamente, ci chiede perché non abbiamo previsto aiuti per le diverse categorie. Ma prevedere aiuti quando i soldi non ci sono vuol dire prendere in giro i cittadini. Se in una famiglia entra x, quella famiglia potrà al massimo spendere x. Forse di meno, ma non di più. E per un Comune è uguale. Vorrei ricordare ai consiglieri del Pd che per sistemare i muri e le porte di alcune scuole abbiamo dovuto usare i fondi presi dalle indennità, a cui come maggioranza abbiamo rinunciato per tutto il 2016. Ci hanno perfino accusato di avere aumento le somme, che sono calcolate per come la normativa vigente prevede. Io anche per quest’anno rinuncerò alla mia parte. E i 2500 euro al mese che mi spetterebbero saranno messi a disposizione della città».

«Non siamo sorpresi dalle ultime dichiarazioni infondate – ha fatto sapere il vicesindaco e assessore all’Ambiente Sergio Salvati – . Una parte della minoranza aveva già dimostrato diverse volte disinteresse nei confronti delle questioni cruciali per i cittadini. E lo ha fatto anche lunedì scorso, quando durante l’assemblea due consiglieri sono usciti e si sono rifiutati di partecipare al dibattito
proprio mentre si parlava di bilancio. Dispiace: mi aspettavo che entrassero nel merito dei temi, che contribuissero attivamente al dibattito sul bilancio, perché è un argomento centrale per il futuro della città. Invece, forse perché non avevano granché da dire, si sono appellati a un cavillo, tra l’altro chiarito subito da me e dal presidente del Consiglio comunale Cosentino. Non importa. Quello che importa è che le politiche messe in atto potranno portare un vantaggio alla città. Come sta accadendo con la raccolta differenziata: solo nel mese di febbraio 2017 siamo riusciti a risparmiare fino 25 mila euro, rispetto allo stesso periodo del 2016. E ancora non siamo a pieno regime. Prevediamo di ridurre fino a 300 mila euro la tassa per lo smaltimento rifiuti».

Nel corso del Consiglio, tra le altre cose, è stato illustrato dall’assessore ai Lavori Pubblici Francesco Cicciù il piano triennale delle opere pubbliche. «E certamente – ha sottolineato lo stesso Cicciù – non si tratta del libro dei sogni, come ci contestano: quelle opere saranno realizzate».

Un’amministrazione che, a quanto pare, si proietta nel futuro. E che, nonostante governi un Comune in dissesto, non ha fatto tagli sui servizi essenziali che eroga.

DISCARICA ED ELISOCCORSO: I NO UNANIMI. E se sul bilancio c’è stata qualche divisione, il Consiglio comunale si è trovato invece d’accordo su come procedere per le questioni relative ad altri due punti all’ordine del giorno: la notizia non confermata di un potenziale ampliamento della discarica di Scala Coeli e la possibile chiusura della base di elisoccorso di Cirò Marina.

Nelle scorse settimane, sono circolate voci non ufficiali sul possibile e consistente ampliamento della discarica di Scala Coeli, territorio confinante con Cariati. Come è facile immaginare, la preoccupazione ha iniziato a dilagare tra i cittadini: se davvero venisse realizzata, comporterebbe enormi danni all’ambiente, alla salute, all’economia di una buona parte della costa ionica. Per dire no, oltre all’intera assemblea, agli abitanti di Cariati e di alcuni paesi limitrofi, c’era anche Flavio Stasi, consigliere comunale di Rossano per Rossano Pulita.

Alla fine il consiglio ha deciso di istituire una delegazione formata dalla sindaca, dall’assessore all’Ambiente e vicesindaco Salvati e da quello di minoranza Assunta Scorpiniti che si preoccuperà di affrontare e discutere nelle sedi opportune la tematica. E in merito la Prima Cittadina Greco si è impegnata a chiedere subito un incontro con il presidente Oliverio. «Sono certa – ha detto – che questa volta avrà orecchie buone per ascoltarci».

Per quanto riguarda, poi, la possibile chiusura della base di elisoccorso di Cirò Marina, è stata fatta una delibera votata da tutti nella quale ci si impegna a chiedere al commissario Scura di revocare il provvedimento. «Vogliamo esprimere il nostro dissenso – ha detto l’assessore alla Sanità Maria Elena Ciccopiedi – . Parleremo con il commissario per spiegargli le ragioni di questo territorio, che è stanco, ma non abbastanza per rimanere vigile. Abbiamo già una proposta: se il taglio deve essere per forza fatto, così come previsto già dal 2009 ma mai affrontato dalla politica in modo concreto, che si scelga un’altra base. Il Basso Jonio già ha pessime strade e soffre per un’enorme carenza di strutture sanitarie adeguate per la tutela del diritto alla salute».

«Le battaglie – ha precisato infine la Sindaca Greco – devono essere fatte nelle dovute sedi, nelle sedi istituzionali e lì agiremo. Vogliamo ottenere risultati, non solo dimostrare che siamo attenti a quello che succede sul territorio. Si parla della nostra salute, quindi della vita di tutti noi. E non possiamo permettere che venga messa in pericolo».

 (fonte: comunicato stampa)

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