Cariati, incontro tra Filomena Greco e il Capitano Coppola

IMG_4350Sulla scia degli incontri istituzionali della scorsa settimana avvenuti con la Capitaneria di Porto e i Carabinieri di Cariati, il sindaco Filomena Greco ha incontrato oggi, 1° luglio, il Capitano della Guardia di Finanza della Compagnia di Rossano Francesco Coppola.
Lo scopo della visita è quello di dare corso ad una larga e proficua collaborazione fra le istituzioni al fine di garantire uno sviluppo armonico del territorio, che non può prescindere dalla presenza delle forze dell’ordine.
Legalità è stato il tema centrale dell’incontro. Un concetto troppo spesso considerato in maniera  meramente repressiva, a cui invece si vuole restituire un’accezione costruttiva e orientata alla prevenzione.
A tale scopo sono stati ipotizzati visite della Guardia di Finanza nelle scuole medie e superiori di Cariati per diffondere il senso civico tra le nuove generazioni.
Piena collaborazione è stata offerta dal Corpo della Guardia di Finanza, anche al fine di prevenire e contrastare un altro fenomeno devastante: quello dell’utilizzo di sostanze stupefacenti. Fenomeno particolarmente diffuso tra i giovani, ignari delle conseguenze neurologiche, nonchè giudiziarie alle quali vanno incontro.
Il Capitano Coppola ha voluto anche sottolineare che la principale attività della Guardia di Finanza in Calabria è orientata all’analisi e controllo di come vengono utilizzati i fondi pubblici, troppo spesso sperperati in attività poco utili alla Comunità. A questo proposito il Sindaco Filomena Greco ha detto che ha intenzione di indire bandi europei per l’affidamento delle attività esterne all’amministrazione, proponendo una programmazione quinquennale e non più affidata a delibere in emergenza.
Il Sindaco ha ribadito inoltre l’intenzione del Comune di Cariati  di ripristinare quel senso del vivere civile e del rispetto delle norme relative alle attività commerciali presenti sul territorio. A tale scopo sono state gettate le basi di un’interazione costante e produttiva, per invertire quel processo mentale radicato che porta a percepire il lavoro delle forze dell’ordine come un intralcio, promuovendo altresì l’idea che queste rappresentano un motore di sviluppo essenziale a favore del cittadino e di ogni attività produttiva.

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