Cariati. Estorsione con uso di armi, assolto pluripregiudicato

 

Cariati – Si conclude con una sentenza di assoluzione, con la formula perché il fatto non sussiste, la vicenda che ha visto coinvolto un 54enne di Cariati, S.A. con diversi precedenti penali, difeso di fiducia dagli Avvocati penalisti Raffaele Meles e Provino Meles del Foro di Castrovillari.
I FATTI La vicenda nasce da una denuncia-querela sporta nel 2019 dalla persona offesa, un 35enne cariatese, che, esasperato dalle continue richieste di danaro avanzate da S.A., decide di raccontare tutto ai Carabinieri di Cariati sottolineando come nell’ultimo episodio il 54enne lo avesse aggredito puntandogli al collo un’arma e minacciandolo di passare alle vie di fatto se non avesse soddisfatto la sua richiesta. Il tutto sarebbe avvenuto in pieno giorno in un noto bar del centro di Cariati. Le estorsioni erano iniziate – per come riferito dalla vittima – già nel 2018 ma l’uomo decide di sporgere querela solo nel 2019 poiché le minacce, sempre più frequenti, si erano tradotte in violenza fisica. Esasperato e con il timore di essere aggredito, evitava di uscire di casa sino al punto di barricarsi fra le mura domestiche, avendo paura finanche di portare la figlia a fare una semplice passeggiata sotto casa.
Immediata la richiesta del Pubblico Ministero di applicazione degli arresti domiciliari nei confronti di S.A.; misura ridimensionata dal GIP, che imponeva al 54enne l’obbligo di mantenere una distanza dalla persona offesa di almeno duecento metri, il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima e l’obbligo di presentazione alla P.G. per tre giorni a settimana.
S.A., con vari precedenti penali tra cui detenzione e spaccio di stupefacenti, furto, estorsione, minacce, maltrattamenti, lesioni e tentato omicidio, dopo essere stato raggiunto dall’ennesima ordinanza applicativa di custodia cautelare emessa dal GIP di Castrovillari, nominava l’Avv. Raffaele Meles quale proprio legale di fiducia.
IL PROCESSO Aperto il processo, celebratosi davanti al Tribunale di Castrovillari in composizione Collegiale, sentiti i soli testimoni della persona offesa, tra cui diversi carabinieri, l’avvocato Meles sosteneva come le dichiarazioni rese dal 35enne fossero in parte contraddittorie e in parte non supportate da nessun altro elemento probatorio; non solo, la difesa dell’imputato sottolineava come sulla identificazione del proprio assistito non si fosse raggiunta la piena prova, concludendo con la richiesta al Tribunale di emettere una sentenza di assoluzione. L’uomo, che rischiava una condanna a quattordici anni di reclusione, è stato assolto perché il fatto non sussiste (Comunicato stampa).

 

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