Carcere Rossano. Detenuto colpisce agente con una lametta che nascondeva in bocca

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Radicali

Ancora atti di violenza nel carcere di Rossano, sempre ad opera dello stesso detenuto con problemi psichiatrici. Questa  volta, ad essere aggredito, un ispettore della polizia penitenziaria che è stato colpito più volte con una lametta che il detenuto aveva occultato  in bocca. Fortunatamente i fendenti hanno colpito l’ispettore solo sugli abiti, senza causargli ferite. L’uomo ha anche causato danni all’interno della stanza detentiva.

La situazione non è più gestibile – affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario
Nazionale- a causa dei continui e ormai quotidiani episodi di violenza che mettono in crisi l’ordine pubblico interno, oltre all’incolumità fisica degli operatori, soprattutto della polizia penitenziaria che è il primo baluardo posto a difesa della sicurezza. Operatori che, tra l’altro, intervengono a mani nude e senza un protocollo operativo che da tempo stiamo sollecitando all’amministrazione. Non si può Intervenire in questi casi senza l’ausilio di scudi e manganelli, anche se sarebbe opportuno dotare il Corpo del TASER, come arma di reparto. Se non interverrà il trasferimento del detenuto nei prossimi giorni il personale valuterà l’opportunità di iniziare  lo stato di agitazione e ogni forma di protesta consentita dalla legge. Questi detenuti devono essere gestiti in reparti idonei, di cui Rossano non dispone.
comunicato stampa

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