Canna, il mistero della mancata apertura della Casa-Alloggio

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CANNA Apertura Casa-Alloggio: il Comune, stanco di aspettarne l’apertura da anni, ne ha chiesto l’utilizzo in “comodato d’uso”, ma la Regione non risponde all’appello e nessuno riesce a spiegarsene le ragioni. In realtà si tratta di una mega-struttura realizzata in contrada “Chiuso di Sopra” circa 30 anni orsono con i fondi regionali della legge n. 67/’88 e destinata ad ospitare un Centro-Servizi Sanitari a beneficio dei disabili dell’Alto Jonio ma che, nonostante i tentativi esperiti sia dalle amministrazioni comunali che si sono succedute che da privati cittadini, è tuttora inoperosa e rischia di deperire definitivamente. L’ultimo tentativo lo ha esperito l’attuale sindaco prof.ssa Giovanna Panarace la quale, impegnandosi a trovare attraverso un Bando Pubblico un soggetto interessato a gestirla, ha formalmente chiesto al Dipartimento Tutela della Salute della Regione il “nulla osta” per averla in comodato d’uso previa la sottoscrizione di un regolare contratto di locazione. Bene, sono passati anche in questo caso alcuni anni e il suddetto Dipartimento, sollecitato ad esprimere un parere dall’ex Commissario dell’Asp Gianfranco Filippelli, non ha ancora deciso di rispondere alla richiesta per cui la Casa-Alloggio è tuttora vuota e inoperosa mentre le famiglie dei disabili dell’Alto Jonio si dannano per avere risposta alla stringente domanda sanitaria dei propri congiunti. «Quali i motivi – si chiede scoraggiata la sindaca di Canna – per cui si preferisce tenere quella struttura in condizioni di abbandono? Eppure, come Comune – ha aggiunto la prof.ssa Panarace – ci siamo impegnati a individuare con procedura ad evidenza pubblica, il gestore della struttura medesima. Quest’ultimo, – è bene evidenziarlo – ha aggiunto il sindaco del paese dei “Portali” – si farebbe carico dei lavori di adeguamento scomputando i relativi costi fino all’azzeramento del canone di concessione che egli dovrà corrispondere al Comune. In questo modo – ha concluso sconfortata la Panarace – la Regione non dovrà investire alcuna risorsa…».

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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