È, in sintesi, quanto denuncia nella lettera aperta ai cittadini il Sindaco Umberto Mazza aderendo all’appello al Ministro della Salute Roberto Speranza, al presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì ed ai due commissari straordinari per la sanità, regionale Saverio Cotticelli e provinciale Cinzia Bettelini fatto sabato 31 dal sindaco di Cariati Filomena Greco.
LETTERA APERTA SINDACO UMBERTO MAZZA
Buon giorno a tutti cari concittadini,
questa foto impazza dappertutto e rappresenta una fila di ambulanze davanti l’Ospedale di Cosenza. Una situazione drammatica che sta per esplodere.
All’ospedale di Rossano è stato attivato il Centro Covid con 10 posti letto, ma questo non basta.
Abbiamo una carenza, purtroppo, di sanità che si protrae da troppi anni, e sinceramente, non so cosa si possa fare in un momento in cui i casi aumentano a dismisura e i presidi ospedalieri sono ormai già saturi.
Come sindaci dei territori ci sentiamo inascoltati e chi sta sopra di noi non prende in considerazione le problematiche serie che vengono rappresentate.
Il messaggio – e mi rivolgo alla mia comunità – deve essere chiaro per tutti: rispettare le regole, usare sempre la mascherina e mantenere le distanze. Dobbiamo farlo per noi stessi, per le persone a noi vicine, per i nostri anziani, che sono sempre la categoria più a rischio.
Come Amministrazione Comunale stiamo cercando, seppur tra mille difficoltà, di fare del nostro meglio, cercando di far rispettare le regole, a volte anche con forza e con comportamenti che possono sembrare troppo rigidi. Il tempo ci dirà che era giusto così.
Solo assumendoci ognuno le proprie responsabilità riusciremo, almeno in parte, a mantenere una situazione, sicuramente non normale, ma quantomeno più o meno tranquilla.
Sinceramente sono preoccupato, nei prossimi giorni ci saranno sicuramente altre misure restrittive e la nostra comunità deve essere pronta, unita e coesa in questo particolare e drammatico momento. Oggi è una bella giornata di sole e nella speranza che possiamo riviverle come si faceva in passato, vi abbraccio tutti quanti. – (Fonte: Comune di Caloveto)