Bullismo a scuola, fenomeno in costante aumento

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CORIGLIANO La legalità a tutti i livelli e in tutti gli ambiti, rimane uno dei problemi che maggiormente il mondo scolastico deve affrontare, anche per dare agli alunni quell’insegnamento necessario ha far si che i cittadini del domani abbiano le giuste conoscenze per essere garanti di una società giusta ma soprattutto legalizzata. Ma accanto a ciò è necessario anche parlare di bullismo. ll bullismo a scuola è in costante aumento e, non di rado, dà origine a epiloghi tragici che coinvolgono ragazzi sempre più giovani, se non addirittura bambini in età da scuola primaria. A tal proposito, è stato effettuato un sondaggio da Telefono Azzurro, relativamente alla situazione del bullismo in Italia. I risultati sono stati significativi: il 15% degli intervistati, di età compresa tra i 12 e i 18 anni, ha dichiarato di essere stato vittima di bullismo a scuola o comunque di cyberbullismo. Andando più a fondo tra i dati dell’indagine, risulta che gli episodi di bullismo più frequenti sono le espressioni offensive e le prese in giro, sia nei locali della scuola sia, una volta a casa, in rete attraverso l’uso dei social network. Inoltre, non sono pochi i testimoni diretti di episodi di bullismo a scuola che, nella metà dei casi, non hanno avuto il coraggio di intervenire per difendere la malcapitata vittima di turno. Contro il bullismo a scuola, però, si può fare molto: la palla, a questo punto, passa sia ai genitori sia agli educatori, nonché al sistema scolastico nel suo complesso. E di questi argomenti si è discusso nei giorni scorsi presso l’Istituto Comprensivo “Don Bosco” di Cantinella. Il Dirigente Scolastico, Agostino Guzzo, ha ritenuto di individuare e di cogliere, in modo puntuale ed equilibrato, anche in questa circostanza il terreno ideale per una riflessione etica ed un approfondimento culturale che potessero realizzare, sul piano squisitamente pedagogico e su quello delle sensibilità individuali una ipotesi di critica, di incentivo, di sprone nei nostri giovani studenti. Questo il senso della presenza di una personalità di spicco ed in “prima linea” nel territorio della Sibaritide, il capitano dell’Arma dei Carabinieri di Corigliano, Francesco Barone, il quale ha sottolineato, in modo netto ed incisivo, la necessità e l’importanza del rispetto delle regole, in qualsivoglia consesso civile, per la coesistenza libera e democratica tra individui. Durante la “lezione”, tenuta dal capitano Barone, un altro passaggio estremamente ponderato è stato il riferimento al ruolo cardine della famiglia e della scuola nella educazione dei giovani al rispetto ed alla tolleranza nei confronti di loro stessi e degli altri: solo in tal modo si ha la possibilità di costruire una società garante dei diritti di ogni individuo. I ragazzi stimolati da una tematica che, giocoforza, appartiene al loro “quotidiano”, hanno saputo interloquire con l’illustre ospite, ponendo domande non superficiali che hanno spaziato dal “bullismo” all’integrazione, dai diritti degli individui all’intolleranza, dal “problema ‘ndrangheta” al futuro dei giovani nel Meridione.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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