Blocco assunzioni per quattro anni, rispettate le norme

Il più grande difetto della società italiana è quello di essere senza memoria. Spiace scomodare la penna eccelsa di Leonardo SCIASCIA, ma non c’è modo migliore per sottolineare la contraddittorietà di chi assume posizioni in base alle convenienze politiche: non disdegnando di dare errate informazioni in maniera strumentale e cosciente, poiché è da escludere l’ignoranza in navigati amministratori che per anni hanno avuto nelle mani le sorti della città.

 

L’Amministrazione Comunale ha operato sulla base delle nuove norme che hanno superato il blocco assunzionale per quattro anni, da recuperare in forma progressiva e compatibilmente con le risorse.

 

Nella programmazione del fabbisogno triennale approvata nel mese di ottobre scorso è stato previsto, per il 2017, anche di avvalersi di un dirigente nel settore amministrativo, con la forma dell’art. 110 del Testo Unico: atto che, al pari del regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi e le sue modifiche, è di competenza della Giunta e non del Consiglio Comunale, al quale non era dovuto alcun passaggio, strumentalmente invocato per dare la falsa rappresentazione di mancanza di trasparenza.

 

La selezione dirigenziale non è stata pubblicata con urgenza se si considera che la stessa fa parte del piano assunzionale 2017, approvato nel mese di ottobre 2017. Il bando è stato regolarmente pubblicato, come tutti i bandi, all’albo pretorio e ne è stata data pubblicità nella home page del sito dell’ente: chiunque ravvisi elementi di illegittimità, può impugnarlo nelle sedi opportune. In primo luogo se difforme alle norme generali, di rango legislativo o regolamentare, tale da indurre a pensare ad un vestitino fatto su misura, ma senza dire chi sia il sarto e l’indossatore.

 

Solo critiche da marciapiede. Perché la selezione ex art. 110 è inquadrata dalla legge quale procedura di natura non concorsuale, legata a natura fiduciaria col Sindaco, ma pur sempre con base comparativa per motivi di trasparenza ed a garanzia del possesso dei prescritti requisiti necessari.  Come ben sanno i critici di oggi per averla praticata reiteratamente negli anni passati, anche quando i posti di dirigente occupati erano maggiori di quelli di oggi, e nei ranghi figurava anche quello di cui si chiede un utilizzo in tal senso, ma non allora quanto oggi. Mah!

 

Non occorre altro che attendere lo spirare nel termine della proposizione delle domande di partecipazione alla selezione, per capire se l’Ente potrà arricchirsi dell’apporto di professionalità utili al perseguimento dei suoi scopi, ancora più ambiziosi proprio per la fusione in corso.

 

Critiche della stessa natura si sono sentite per le posizioni organizzative, salva la pietra tombale posta dal Tar sulla legittimità dell’operazione; dimentichi di chi nel lontano febbraio 2001, con delibera n. 29, le ha istituite e poi le ha gestite nei successivi anni con criteri quanto meno discutibili.

 

Mentre è meglio sorvolare sull’accenno (solo propagandistico) alla suggerita ipotesi di stabilizzazione di qualche unità tra gli ex Lsu/Lpu, che solo con l’ultima proroga nella Legge di Bilancio 2018 hanno superato i 36 mesi utili, guadagnando l’impegno del Governo ad intervenire in tal senso nelle prossime settimane.

 

Qualcuno ha voluto fare una vergognosa mistificazione della reale volontà di questa Amministrazione, che è solo quella di adeguare il personale dell’Ente alle nuove sfide, nel rigoroso rispetto delle leggi. Questo è il modus operandi e la forma mentis che educa ad essere cittadini liberi e capaci, senza scivolare nella mera denigrazione dell’altro, con metodi scorretti.

 

In ultimo, per chiudere con altro tema sdrammatizzante, non si ha difficoltà ad ammettere che l’Amministrazione Comunale ha organizzato l’arrivo della Befana nel Centro Storico. Tanti bimbi hanno ricevuto doni ed è stato un momento magico, partecipato ed apprezzato da tutti! Donare ai bimbi un sorriso è ciò che di più appagante si possa fare e questa Amministrazione è riuscita nell’intento. Nel sacco della Befana c’era anche un pò di cenere e carbone per tutti coloro i quali seminano errate notizie per secondi fini, spinti da sentimenti non certo nobili! Che prendano esempio dai bambini nel ritrovare quella purezza e correttezza intellettuale che sembrano ormai aver smarrita nell’affannosa ricerca di una nuova collocazione nel panorama politico che di questo modus operandi non sente affatto la mancanza.

Comune di Rossano

(fonte: comunicato stampa )

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