Bilancio di Goletta Verde 2016, in Calabria le maggiori problematiche

goletta verdeSono la Sardegna e la Puglia le due regioni più virtuose segnalate da Goletta Verde 2016, mentre le maggiori criticità ambientali sono state riscontrate in Calabria, Marche e Abruzzo. Nell’alto Adriatico la situazione migliore si registra in Veneto. Nel fare un bilancio del monitoraggio condotto da Legambiente, è importante specificare che le differenti condizioni meteorologiche riscontrate al momento dei prelievi, la variabilità del numero di presenze nelle località costiere e le caratteristiche morfologiche che variano da regione a regione, non consentono di stilare una classifica nazionale. In Sardegna, poche criticità riscontrate solo in corrispondenza di foci di corsi d’acqua o canali. Buona anche la performance della Puglia, in cui si è registrato un miglioramento rispetto allo scorso anno.
Le situazioni più problematiche si trovano, invece, in Calabria, interessata nelle ultime settimane anche da diverse proteste da parte delle comunità locali per “mare sporco”, da divieti di balneazione e da interventi delle forze dell’ordine per irregolarità nel servizio di depurazione, nelle Marche e in Abruzzo, regioni penalizzate anche dall’elevato numero di corsi d’acqua, canali e fossi che sfociano in mare.
Su 24 punti monitorati ogni 28 chilometri di costa dei 748 chilometri complessivi della Calabria, sono 18 quelli risultati oltre i limiti stabiliti d’inquinamento, di cui 15 «fortemente inquinati» e tre «inquinati». I dati, relativi ai prelievi effettuati dall’8 giugno all’8 agosto, mettono sotto accusa la depurazione.

«Se nell’edizione 2016 – hanno spiegato gli esperti di Legambiente – oltre la metà dei punti sono risultati inquinati, uno su 5, soffre di “inquinamento cronico’, in quanto dal 2010 ad oggi e’ risultato fuori i limiti di legge per almeno 5 volte. Di questi il 94% corrisponde a foci di fiumi, torrenti, scarichi e canali”. La Calabria assieme a Marche, Liguria, Lazio e Campania – riporta il monitoraggio – presenta almeno 5 punti campionati che risultano inquinati ormai da anni, definiti dall’associazione come “malati cronici”.

Fonte: Corriere della Calabria

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