Atti incendiari, Terra e Popolo: Strategia della tensione con atteggiamenti mafiosi

 

Alcune volte serve tempo per metabolizzare gli eventi.

Alcune settimane fa, nell’area di Rossano, veniva dato alle fiamme un furgone utilizzato per portare alcuni braccianti agricoli sui posti di lavoro. Subito dopo, a distanza di alcuni giorni, a prendere fuoco (in modo doloso?) un mezzo di lavoro all’interno dei cantieri presenti nell’area di Insiti. Poi, il rinvenimento di una molotov nei cantieri per il riammodernamento della scuola elementare di c.da Nubrica.
Una strategia della tensione atta ad intimidire chi cerca di lavorare all’interno del nostro territorio con atteggiamenti che possiamo tranquillamente definire mafiosi e che vanno condannati senza ombra di dubbio dalle istituzioni, che lo hanno fatto in modo solerte, e da tutta la società civile che crede fortemente nei principi della legalità.
La Ndrangheta, da sempre, nel nostro territorio cerca di controllare gli appalti, di infiltrare i suoi uomini nei cantieri, di manomettere e sabotare coloro i quali non si piegano al loro giogo.
Alla società civile e alle istituzioni spetta il compito di denunciare e non lasciare solo chi è vittima di simili atti.
Noi come associazione sapremo sempre da che parte stare: al fianco di chi lotta e lavora nel solco della legalità, di chi non si fa piegare, di chi denuncia apertamente il malaffare.

(Comunicato stampa Terra e Popolo).

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