Le indagini si sono avvalse di intercettazione e video-riprese a carico dei dipendenti degli Uffici dell’Arsac di Gioia Tauro, situati a pochi passi dal Commissariato, oltre che di servizi di osservazione e pedinamento effettuati nei confronti dei dipendenti che, in orario di ufficio, si allontanavano dal posto di lavoro per compiere le più disparate attività personali: dalla spesa nei supermercati a lunghe passeggiate e soste in locali pubblici, alle pratiche sportive.
L’Arsac si occupa dello sviluppo dell’agricoltura regionale mediante azioni di promozione, divulgazione, sperimentazione e trasferimento di processi innovativi nel sistema produttivo agricolo, agro-alimentare ed agroindustriale”. Il sistema utilizzato dagli indagati era semplice e collaudato: incaricare, a turno, uno o più dipendenti affinché “strisciassero” anche il badge dei colleghi sul lettore digitale collocato all’ingresso degli uffici.
Il gip ha anche disposto il sequestro preventivo per equivalente delle somme indebitamente percepite, circa 12 mila euro, quali giornate di lavoro risultanti, ma, di fatto, non effettuate, a carico dei 15 e di altri tre indagati. (fonte ANSA)