Arbëria. La cultura arbëreshë in un film emozionante

Arriva nelle sale “Arbëria”, il lungometraggio opera prima della regista calabrese Francesca Olivieri, che indaga i legami forti e l’eredità culturale delle comunità arbëreshë che ancora sopravvivono in alcuni piccoli borghi di Calabria e Basilicata.

Attraverso gli occhi della protagonista Aida, la regista – la cui famiglia ha origini nel piccolo borgo arbëreshë di Santa Caterina Albanese – vuole affrontare il tema della riscoperta delle proprie origini e, soprattutto, della ricucitura degli strappi con essa e i suoi stringenti vincoli. Il film non racconta solo le vicissitudini della protagonista, ma si fa carico anche del ricordo di un’intera comunità, quella degli arbëreshë, che ha dato origini al territorio dell’Arbëria – un enclave di Albania in Italia – per sfuggire dalle persecuzioni subite tra il XV e il XVIII secolo, e la cui cultura oggi rischia di scomparire sotto il peso di una omologante cultura globale.

È un conflitto tra tradizione e modernità quello attraversato dalla protagonista del film all’interno di questa aerea geografica e sentimentale, l’Arbëria, che di fatto non esiste. La donna vive una vera nostalgia dell’appartenenza, un sentimento comune dei tempi moderni che paralizza il presente e sterilizza il futuro di molti, sempre alla costante ricerca di se stessi e della propria identità.

Il film è prodotto dalla Open Fields Productions, in collaborazione con Lucana Film Commission e Calabria Film Commission, con il sostegno di MiBAC e SIAE nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina”, con il supporto di BCC Mediocrati e Echoes.


Arbëria è distribuito dalla LAGO Film, nuova realtà cinematografica calabrese.

FRANCESCA OLIVIERI

Francesca Olivieri si è formata a Bologna, dove si è laureata in Discipline Semiotiche e ha iniziato a lavorare sui set come aiuto regista. Ha continuato la sua formazione professionale in Francia, dove ha affiancato documentaristi e registi televisivi. Si è avvicinata alla scrittura e alla regia frequentando la scuola di Marco Bellocchio. 

Arbëria è la sua opera prima.

CATERINA MISASI

A interpretare il difficle ruolo di Aida è Caterina Misasi, attrice romana di origini calabresi nota al grande pubblico per le sue partecipazioni sul piccolo schermo in “Un Medico in Famiglia”, “Centovetrine”, “Vivere”. Ha lavorato con registi come il premio Oscar Enzo Monteleone, Paolo Genovese, Riccardo Donna, Tiziana Aristarco, e al fianco  di Alessio Boni, Giulio Scarpati, Nino Frassica, Alessandro Gassman, Enrico Brignano, Terence Hill, Elena Sofia Ricci, Alessandra Mastronardi, Francesco Pannofino.

ALTRI INTERPRETI

Sul set di Arbëria, a Caterina si sono affiancati la giovane co-protagonista Brixhilda Shqalsi, attrice di origini albanesi, Carmelo Giordano, Anna Stratigò, Mario Scerbo, Alessandro Castriota Scanderbeg, Fabio Pappacena, Antonio Andrisani. Grande entusiasmo ha prodotto anche la presenza della giovanissima e talentuosa interprete Denise Sapia.

CAST TECNICO

Al montaggio del film ha lavorato Fabio Nunziata, già collaboratore del regista Abel Ferrara. Le musiche sono del compositore Luigi Porto, recentemente impegnato nella realizzazione di colonne sonore insieme al maestro Angelo Badalamenti.

SOSTEGNO ECONOMICO

Il film è stato realizzato anche grazie al patrocinio di molti comuni che hanno sposato questa operazione di racconto del territorio, come Vaccarizzo Albanese, Oriolo, Acquaformosa, Spezzano Albanese, Plataci, Santa Caterina Albanese, Mongrassano, Caraffa di Catanzaro, Mormanno, San Cosmo Albanese, Cerzeto, San Giorgio Albanese e San Demetrio Corone. Diversi partner privati hanno, infine, collaborato nella realizzazione: Madeo, Amarelli, Patata della Sila, Minisci, La Molazza, Majorana Group, Juvat, IAS, Life, Davida Sposa, Teatro in Note, Francesco Paldino (Comunicato stampa).

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