Appalti sospetti a Corigliano, trasparenza in dubbio

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“Quanto sta avvenendo presso il comune di Corigliano ha dell’incredibile”. La denuncia è del consigliere comunale, Francesco Madeo, di Aria Nuova-Riferimento Popolare, che ci racconta la paradossale vicenda cui è protagonista. “Nonostante sono consigliere comunale, e quindi posto dalla legge, proprio in virtù del mandato elettorale ricevuto dai cittadini coriglianesi, non riesco ad avere atti pubblici da parte di alcuni uffici comunali. Tanto che – afferma ancora Madeo – nei giorni scorsi sono stato costretto a chiedere l’intervento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) per avere copia degli atti della gara di appalto che riguardano la pubblica illuminazione, per poter comprendere nei dettagli il servizio che l’azienda deve espletare. Nello specifico – spiega Madeo – ho chiesto all’Anac di accertare che gli atti pubblici inerenti una gara di appalto possano essere “segretati” e da chi ed in virtù di quale normativa; ed ancora di voler disporre ogni accertamento utile e necessario affinché venga verificata la ritualità di tutti gli atti inerenti la suddetta gara di appalto”. La vicenda in questione non è certamente nuova infatti, come ci spiega lo spesso consigliere, è da diverso tempo che sull’argomento chiede documenti: “In data primo giugno scorso ho protocollato una formale richiesta di accesso agli atti, avente come oggetto: “Capitolato speciale di appalto pubblica illuminazione – ultimo, Contratto di assegnazione servizio pubblica illuminazione – ultimo, proposta migliorativa pubblica illuminazione – ultima gara di appalta; questa richiesta l’ha indirizzavo al sindaco ed all’ing. Antonio Durante, responsabile del settore comunale competente. Trascorsi i tempi utili nulla mi veniva consegnato o comunicato, così il 12 luglio mi sono recato presso l’ufficio competente per chiedere informazioni, in quella circostanza il dipendente Ritacco mi rispondeva : “dobbiamo chiedere il permesso all’azienda”. Di fronte ad una risposta del genere – afferma ancora Madeo- il giorno dopo ho informato dell’accaduto, in forma scritta, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale cdi Castrovillari, Eugenio Facciolla, lo stesso sindaco e i membri della Commissione di Accesso presenti all’interno del Comune. Ma la storia non è finita. Perché successivamente mi sono recato in comune chiedendo gli atti e apprendevo che : “gli atti – della gara di appalto pubblica – sono segretati”, ho provveduto ad informare dell’accaduto oralmente anche il segretario comunale. Altro accadimento davvero increscioso di questa assurda vicenda – aggiunge Madeo – è quello che è accaduto alla presenza del sindaco dove il dipendente comunale Ritacco affermava : “Cosa ti interessa ora, tanto ci siamo noi che controlliamo”. Di fronte a tutto ciò non si può rimanere spettatori passivi, ecco perché lo scorso 28 luglio ho investito della vicenda l’Anac ed ancora una volta la procura della Repubblica di Castrovillari. Credetemi – prosegue il consigliere Madeo – la politica deve smetterla di sottomettersi ai tecnici e ai funzionari pubblici. Chi ha il diritto e dovere di gestire le pubbliche amministrazioni è la politica, nel rispetto delle leggi e delle possibilità tecniche, che deve ritagliarsi uno spazio ed una autonomia legittimata dal consenso popolare e dalla delega da parte dei cittadini. Il consigliere comunale – così termina Francesco Madeo – deve essere messo nelle condizioni di poter svolgere il proprio ruolo, ecco perché dico che ognuno rispetti il suolo ruolo”.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

 

 

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