Amianto usato per tappare le buche. Sequestri a Corigliano

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CORIGLIANO L’ambiente cittadino alla mercé di sconsiderati che abbandonano anche rifiuti pericolosi dove si trovano, mettendo a repentaglio la salute di coloro che abitano dei pressi di queste discariche improvvisate. Purtroppo l’ennesima segnalazione che giunge dal comune questa volta parla di amianto e nel caso specifico dell’abbandono di lastre di eternit. Crediamo che ormai sia abbastanza notorio alla maggior parte della gente quali sono gli effetti, sicuramente deleteri, che l’eternit ha non soltanto per la salute dei cittadini, quanto anche per l’ambiente dove questo pericoloso materiale viene abbandonato.
Ma nonostante ciò si registrano con una cadenza alquanto pericolosa ritrovamenti del genere in varie parti del territorio cittadino e, purtroppo, nel caso specifico addirittura l’amianto è stato utilizzato per tappare delle buche che erano presenti lungo la strada sterrata che si trova nei pressi del materiale abbandonato. Come dicevamo la segnalazione giunge direttamente dall’ufficio stampa del comune. “Lastre di amianto, in grande quantità, abbandonate lungo l’argine del Missionante – recita la nota – e usato per tappare le buche del tratto di strada sterrato in prossimità del torrente. La polizia municipale ed i carabinieri hanno posto sotto sequestro l’area. Serve una maggiore collaborazione da parte dei cittadini: chi vede, denunci alle autorità competenti. È l’appello che l’Amministrazione Comunale rivolge all’intera comunità, sottolineando la necessità di fermare quest’allarmante fenomeno che oltre a rappresentare una seria minaccia per l’ambiente e la salute pubblica, richiede costi esorbitanti per gli interventi di bonifica; costi che ricadono su tutti. L’ufficio ambiente comunale è intervenuto per mettere in sicurezza il sito. Le lastre di amianto, infatti, abbandonate sulla strada a riempire le buche, – così termina la nota – a causa del passaggio di mezzi e autovetture, erano state ridotte andate in frantumi e rese ancora più friabili, aggravando la pericolosità del materiale notoriamente nocivo e altamente cancerogeno”. Di fronte a notizie del genere c’è da rimanere senza parola, anche perché gli sconsiderati autori di questo abbandono non si sono resi conto, secondo noi, dei gravi danni provocati a loro e all’ambiente circostante.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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