Amendolara. Una tavola rotonda sulla “Festa della Mandorla”

mandorle
Si è tenuta giovedì sera (10 settembre) nella suggestiva location del castello di Amendolara una tavola rotonda sul futuro della mandorla di Amendolara, lanciata verso il marchio della D.O.P.
(Denominazione di Origine Protetta). All’incontro, organizzato per la seconda edizione della Festa della Mandorla
– quest’anno più ridotta per via delle note restrizioni anti Covid – hanno partecipato tutti i coloro i quali hanno avuto e avranno un ruolo determinante per la
caratterizzazione della mandorla come marcatore identitario di Amendolara, un antico prodotto autoctono riscoperto scientificamente, mappato geneticamente e quindi oggi pronto a creare un
indotto gastronomico, turistico ed occupazionale per l’intero comprensorio. Un appuntamento dal titolo “Pizzutella d’aMARE – Una mandorla DOP per la stazione zoologica” che ha messo in risalto il connubio terra-mare che l’Amministrazione Comunale di Amendolara sta realizzando con
intuizione e, allo stesso tempo, programmazione. «Questi sono i nostri gioielli» , ha detto orgoglioso il sindaco Ciminelli parafrasando la matrona romana Cornelia quando presentava i suoi
figli.
I lavori – moderati dal giornalista Vincenzo La Camera che pensato di salutare la comunità gemellata di San Severino Lucano (Pz), colpita in questi giorni da un preoccupante focolaio di
contagio da Coronavirus – sono stati introdotti dal sindacoAntonello Ciminelli che vede nella mandorla di Amendolara e nella nascente Stazione Zoologica un vero volano di sviluppo non solo
per Amendolara ma per l’intero comprensorio. «Non solo la mandorla, ma ogni iniziativa che portiamo avanti – ha detto Ciminelli dopo aver ringraziato i relatori presenti per il loro appoggio in
questo progetto – deve essere integrata nella famosa rete di collaborazioni istituzionali e di privati, altrimenti non avrebbe alcuna possibilità di successo.
Un piccolo paese come Amendolara ha avuto la capacità di diventare, con lavoro, dedizione, amore, impegno, centro importante di
queste iniziative , grazie anche al sostegno degli ospiti qui presenti. Ma non dobbiamo commettere l’errore – ha ricordato il sindaco – di pensare che questi progetti appartengono solo a noi. Sono
patrimonio di tutti». A margine del convegno è stata sotto

Il leit motiv del convegno è emerso ben presto, e cioè le reali possibilità di commercializzazione del prodotto, sia direttamente dalla pianta che in fase di trasformazione . Procedimenti
necessari per offrire garanzie ai numerosi produttori dell’ATS, del distretto, ma anche a tutti i nuovi volti che vorranno intraprendere questa attività. Ebbene, al tavolo dei relatori era presente anche Claudio Papa , imprenditore molisano pronto ad acquistare le mandorle di Amendolara («da far invidia alla mandorla siciliana») e dell’intero distretto dell’Alto Jonio per inserirle in un programma di trasformazione come quello che porta al prodotto finale dei confetti. Ad oggi circa l’80% delle
mandorle vengono smistate dalla California con circa 11 mila navi. Ma le cose stanno cambiando, ha spiegato Papa. Per evitare questo enorme impatto ambientale si sta cominciando a guardare
ad un’agricoltrura diversa, a carattere biologico e di alta qualità. In questo contesto si può inserire la mandorla di Amendolara. «State facendo tanto e bene. Ora bisogna dare a questo
percorso il giusto peso economico». Papa ha ricordato come nei sopralluoghi fatti nelle campagnei Amendolara, dove esistono mandorli secolari, questi riescono a portare frutto anche per quasi due quintali a pianta «quando gli standard sono molto inferiori. Ecco perché qui avete delle potenzialità uniche al mondo». Papa sostiene che l’Italia, per il suo fabbisogno, necessita di almeno 400 mila ettari di mandorleti. Gli ha fatto eco Franco Durso ( complimentandosi per l’organizzazione dell’appuntamento di Amendolara anche in tema di normativa anti Covid) , direttore tecnico del Gal Sibaritide, pronto a sostenere che questo territorio da solo può raggiungere anche i 100 mila ettari.
Alla luce di ciò ha presentato i prossimi bandi in uscita ed ha invitato a presentare i progetti in tal senso per implementare la coltura della mandorla, sostenuta in questa fase anche dalla
Camera di Commercio di Cosenza che, tramite il vice direttore Francesco Cosentini , presente al tavolo, ha ribadito la vicinanza dell’ente camerale nella gestione burocratica del fascicolo per il
marchio DOP da presentare a Regione, Ministero e Comunità Europea.
comunicato stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: